Neanche 24 ore dopo gli annunci di ripresa del dialogo, in Ucraina si combatte. Morti a Donetsk. Si mobilita l’Onu. Renzi a Putin: tornare al tavolo delle trattative
Il primo ministro ucraino Arseni Iatseniuk ha chiesto ai paesi membri del Consiglio di sicurezza dell’Onu (di cui fa parte anche la Russia, ndr) di convocare una seduta straordinaria. Una notizia che arriva dopo che undici persone sono morte a Donetsk nelle ultime 24 ore in seguito ad attacchi di artiglieria. Sempre nella città roccaforte dei ribelli filorussi nell’Ucraina dell’est altri 22 civili sono rimasti feriti. Alle 8 di oggi i colpi di artiglieria su Donetsk sono ripresi, informano le autorità locali.
Il presidente ucraino Poroshenko ha dichiarato che la Russia ha messo in atto un’invasione militare dell’Ucraina: «Ho deciso di annullare un viaggio di lavoro nella in Turchia per il rapido deterioramento delle situazione nella regione di Donetsk, in particolare a Amvrosiyvka e Starobesheve, visto che ha avuto luogo un’invasione da parte di forze russe». Reazioni arrivano anche dall’Ue: «Siamo estremamente preoccupati dagli ultimi sviluppi, inclusi i rapporti di quel che sta avvenendo sul terreno», dice la portavoce dell’Alto rappresentante Ue Catherine Ashton.
Dati che si vanno ad aggiungere a quelli forniti dall’Onu in un rapporto dell’Alto commissariato per i diritti dell’uomo: «Il bilancio totale è più che raddoppiato dall’ultimo rapporto pubblicato un mese fa», evidenziano le Nazioni unite secondo cui fra il 16 luglio e il 17 agosto i morti sono stati 1.200 e i feriti 3.250: una media di 36 morti e 98 feriti al giorno. Nelle ultime 24 ore 11 morti.
Intanto, secondo gli Usa, «un crescente numero di soldati russi interviene direttamente nei combattimenti sul terreno ucraino». Lo ha twittato l’ambasciatore degli Stati Uniti a Kiev, Geoffrey Pyatt. «La Russia ha inviato i suoi più moderni sistemi di difesa aerea, compresi gli SA-22, nell’Ucraina dell’est e adesso è direttamente coinvolta nei combattimenti», ha aggiunto.
Il premier italiano Matteo Renzi, in qualità di presidente di turno dell’Unione europea, ha telefonato al presidente russo Vladimir Putin al quale ha espresso “grande preoccupazione” per la situazione in Ucraina e ha sollecitato rapidamente, anche in vista del Consiglio dei ministri Ue domani a Milano e del vertice europeo di Bruxelles sabato, il ritorno al tavolo delle trattative. Renzi ha ribadito che l’ingresso delle truppe russe in Ucraina rappresenta “un’escalation intollerabile“, le cui conseguenze sarebbero gravissime.
Proprio ieri si è avuta notizia di una telefonata tra la Angela Merkel e Vladimir Putin nella quale la cancelliera ha chiesto al leader del Cremlino di spiegare la presenza di soldati russi sul territorio ucraino e ha esortato la Russia ad assumersi le sue responsabilità per una de-escalation della crisi.