Ucraina: scontri a Mariupol, 3 morti tra filorussi. Putin: “Spero di non dover usare la forza”. A Ginevra il vertice internazionale per superare la crisi
L’Ucraina a un passo dalla guerra civile: scontri tra gli indipendentisti filorussi e l’esercito ucraino a Mariupol, nella parte meridionale della regione di Donetsk. Tre separatisti sono stati uccisi, altri 13 feriti e 63 catturati, secondo quanto riferito dal governo di Kiev. Un gruppo di circa 300 militanti filorussi hanno preso d’assalto con bombe incendiarie un’unità militare nella zona e i soldati hanno risposto aprendo il fuoco.
L’operazione sarebbe ancora in corso, da Kiev sarebbero stati inviati rinforzi anche appoggiati da elicotteri. Il tutto a poche ore dal vertice in programma a Ginevra tra i rappresentati di Russia, Ucraina, Stati Uniti e Ue per cercare di trovare una soluzione alla crisi. Un vertice “molto importante”, ha tenuto a precisare il presidente russo Vladimir Putin, ma su cui gli Stati Uniti sono scettici: lo ha fatto capire chiaramente il segretario di Stato John Kerry ai giornalisti poco prima della riunione a Ginevra.
Il capo del Cremlino ha rilasciato una lunga intervista in diretta tv nella quale non ha escluso l’intervento armato di Mosca: “Spero di non dover usare la forza”, ha dichiarato Putin.
Il capo della diplomazia americana, Kerry, ha prima incontrato l’Alto rappresentante per gli Affari esteri dell’Ue Catherine Ashton. L’amministrazione Obama sta pensando a nuove sanzioni contro Mosca per le sue azioni in Ucraina e a un rafforzamento del sostegno all’esercito di Kiev.”Ogni volta che la Russia compie questo tipo di passi pensati per destabilizzare l’Ucraina e violare la sua sovranità, ci saranno conseguenze”, ha inoltre dichiarato il presidente americano Barack Obama.