Miracolo a Rigopiano, 5 persone estratte vive e 5 individuate.
Una nuvoletta di fumo dalla neve ha riaperto la speranza di trovare dei superstiti e avviene il miracolo: 5 persone sono già state estratte vive e 5 sono individuate.
Non ci si sperava più, date le condizione che si sono trovate davanti i soccorritori, ma oggi è avvenuto il miracolo.
L’Hotel Rigopiano, completamente sommerso dalla neve e dagli alberi trascinati dalla valanga, non dava adito a speranze ai soccorritori e parenti dei dispersi, in trepida attesa.
Un filo di fumo che è uscito dalla neve ha aperto un filo di speranza.
La massa di neve e detriti ha investito in pieno la struttura da monte, lasciando scoperta soltanto una piccola parte verso valle, da dove sono entrati i soccorritori.
Dentro l’albergo risultano 30 dispersi.
Non ci si sperava più, date le condizione che si sono trovate davanti i soccorritori, ma oggi è avvenuto il miracolo.
I soccorritori che stanno operando tra le macerie dell’hotel Rigopiano hanno individuato e raggiunto un settimo superstite.
Intanto è stata identificata una delle due vittime accertate: si tratta di Alessandro Giancaterino..
In questo momento sono 5 le persone estratte vive da quel che rimane del Resort e si è in contatto con altri 5 superstiti.
Dopo una notte di ricerche, estratti vivi alcuni degli ospiti dell’Hotel Rigopiano. Si sarebbero riparati in cucina, trovati grazie al fumo.
Fra loro la moglie e il figlio del cuoco, scampato alla valanga.
Intanto continuano le ricerche, Vigili del Fuoco: “Segnali di vita da altre 5 persone”. Al momento della tragedia, in 35 presenti nella struttura
A quasi due giorni dalla valanga, dopo circa 43 ore, sei persone (e non otto, come comunicato in un primo momento) sono state trovate vive sotto il cumulo di macerie e neve che ha inghiottito l’hotel Rigopiano, sul Gran Sasso.
I superstiti sono tutti in buone condizioni e sono stati trasportati negli ospedali di Pescara e L’Aquila. Si lavora per trovare altri superstiti, c’è fiducia.
A salvarli probabilmente è stato un solaio nel locale cucina che li avrebbe protetti dalla furia della slavina. I soccorritori riferiscono inoltre che le persone avevano acceso un fuoco e forse avevano anche qualcosa da mangiare. “È stato grazie al fumo che abbiamo visto spuntare dal cumulo di neve, che siamo riusciti a individuare il gruppo”, spiegano.
Stanno bene
Tra le prime persone ad essere state estratte vive ci sono una mamma e un bambino. “È stato bellissimo il momento in cui li abbiamo trovati. Erano contentissimi e ci hanno abbracciato”, ha raccontato il soccorritore della Gdf Marco Bini.
Cresce la speranza
Il ritrovamento di superstiti tra le macerie dell’hotel Rigopiano “fa crescere la speranza“, ha detto Titti Postiglione, direttrice dell’Ufficio emergenze della Protezione Civile. Ma, avverte, più passa il tempo e più queste sono destinate a diminuire. Sul luogo, ad aiutare i soccorritori a orientarsi nel dedalo dell’hotel distrutto c’è il manutentore della caldaia della struttura, si chiama Fabio Salsina e guida i soccorsi.