Italia nella morsa del gelo, temperature polari e disagi

Maltempo su gran parte della Penisola. Allarme al Sud e sulle zone terremotate. Scuole chiuse e strade bloccate in molti comuni

Una nuova ondata di freddo e maltempo interessa l’Italia con nevicate soprattutto al Sud. Condizioni che si trascineranno anche nei prossimi giorni, almeno fino a giovedì, e porteranno aria gelida anche nelle zone terremotate, con neve nelle Marche, dove già si registrano disagi nel Maceratese e in Umbria, dove a Norcia il sindaco ha rinforzato il piano antineve.

Caos nei trasporti
Forti disagi nel Pescarese, con scuole chiuse nel capoluogo e nei comuni limitrofi. Nelle zone interne la neve ha raggiunto il mezzo metro, il centro storico di Spoltore è isolato per la caduta di alcuni alberi sulla strada che esce dal borgo. Si registrano anche interruzioni della luce, con le squadre dell’Enel al lavoro. Ritardi anche di diverse ore e disagi all’aeroporto di Pescara. La Saga, società di gestione dello scalo, si sta occupando dell’assistenza a terra dei passeggeri.

Scuole chiuse e centri isolati
Scuole chiuse anche a Campobasso e in gran parte del Molise a causa del maltempo. Corsi sospesi anche all’università. In alcuni centri gli alunni mancano da scuola, ininterrottamente, dal 22 dicembre scorso. Comuni isolati, strade impraticabili, scuole chiuse e un’emergenza idrica che dura ormai da 6 giorni in tutti i comuni della provincia di Avellino. La neve in Irpinia ha superato il mezzo metro quasi ovunque, dopo la bufera che ha investito ieri e per gran parte della notte il territorio.

Dramma sui Balcani
Ma la morsa del gelo continua a imperversare anche nei Balcani e in Grecia rende sempre più drammatica la situazione per le migliaia di migranti e profughi che da mesi vivono accampati nella speranza mai abbandonata di poter prima o poi raggiungere in qualche modo i Paesi del nord Europa. La chiusura lo scorso marzo delle frontiere lungo la rotta balcanica, che non ha tuttavia fermato del tutto il flusso di migranti mediorientali, ha lasciato migliaia di profughi praticamente bloccati nei vari Paesi della regione. E la loro condizione si e’ fatta drammatica e al limite della sopravvivenza con l’ondata di freddo glaciale, neve e ghiaccio che ha investito la regione dall’inizio del nuovo anno.

 

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