“Volevo sparare ai Politici”…Perchè?

 E invece ha sparato ai Carabinieri!

C’è qualcosa che non ci convince in questa brutta storia.

Né ci convincono storie di questo genere da troppo tempo.

 

Circa 20 anni fa ci capitò fra le mani un  documento compendiosi degli Ummiti, strani personaggi provenienti da un altro pianeta, e invece per noi molto terrestri, in cui si parlava di una Organizzazione Internazionale, con sede a Ginevra, che pianificava un nuovo ordine mondiale, per raggiungere il quale si consentiva il ricorso anche alla forza e alla violenza.

Vi era scritto che dapprima i Servizi segreti, soprattutto americani, intervenivano direttamente nelle vicende interne degli altri Stati, giungendo persino a eliminare i capi di stato, come è avvenuto per Allende in Cile.

Poi è cambiata la strategia.

I responsabili “operativi”, di questa organizzazione si erano convinti che era molto più utile e meno rischioso, plagiare soggetti, instabili psichicamente e depressi, per condurli a odiare e a uccidere personaggi politici di spessore, che si ponevano contro gli obiettivi della predetta organizzazione, oppure a creare momenti di tensione in occasione di importanti passaggi storici di una Nazione.

Nel contesto di questa nuova strategia sarebbero stati uccisi Martin Luther King, i fratelli Kennedy, Rabin, John Lennon e così via.

Anche la strage della scorta di Moro e la sua uccisione da parte delle fantomatiche Brigate rosse sarebbero rientrate in questa logica perversa. E non dimentichiamo che quel giorno Moro si stava recando alla Camera per votare la fiducia ad un  governo, insolito, che propugnava l’alleanza fra la DC e il PCI, due nemici storici.

Nel momento in cui oggi si forma un governo che, in cui dovranno operare altri due nemici storici, PD e PDL, avviene un nuovo attentato e con le stesse modalità: un  disperato, apparentemente un buon uomo, che ha perso il lavoro e la moglie, compra una pistola clandestinamente, prende il treno e va a Roma per  uccidere, nel giorno del giuramento del nuovo governo, alcuni politici.

E tutti si affannano subito a dire che è il gesto di uno solo. Prima di un pazzo e poi di un disperato. E tutti tirano un sospiro di sollievo.

Ma la gente si allarma e qualcuno invita tutti ad abbassare i toni, ma soprattutto a votare compatti il nuovo governo, che non deve essere disturbato mentre “lavora per noi”.

E così tutti ci compattiamo. Perché qualcuno (forse di qualche organizzazione internazionale che vuole raggiungere i suoi obiettivi di un nuovo ordine mondiale, dove i cittadini debbono scomparire, con la loro identità e dignità) deve portarci in quell’ovile, dove un tempo vigilava il “buon Pastore”, ma che oggi è nelle mani di un capitalismo mondiale assistito e sfruttatore.

Sottrarsi a questa logica e interrompere questo cammino perverso è un obiettivo che la nuova politica dovrebbe darsi, ma questo governicchio non ci sembra sarà in grado di darci, anzi riteniamo che sia proprio il risultato di un accordo sotterraneo degli stessi poteri occulti.

Una politica interna, succube di poteri esterni, ha dato vita ad un esecutivo di medio raggio e scarso profilo, che dovrebbe solo controfirmare accordi già presi dal ns. Presidente Napolitano nei confronti di un consesso internazionale, che ha già deciso i destini politici ed economici di alcune nazioni, tra cui l’Italia.

Ecco perchè è fallito il governo di minoranza di Bersani, che parlava di governo del Cambiamento; ed ecco come si è spianata la strada al governo Letta, subito denominato Governo di Servizio. Servirzio per chi? Servire chi?

Lo spread di incoraggiamento, la borsa con qualche punto di positività e gli spari di domenica mattina rappresentano la polpetta avvelenata di un sistema sbriciolato, alla fine dei suoi giorni. Senza risposte immediate con grande attenzione per gli ultimi non ci sarà possibilità che il sistema regga.

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