Ucraina, l’ira di Obama: «Mosca pagherà» e Putin replica: «Kiev come nazisti». Il Cremlino nega l’invasione.
Resta alta la tensione tra l’Ucraina e la Russia , sempre più sull’orlo di una guerra a viso aperto. Mentre da un lato Kiev incassa l’appoggio della Nato, a cui chiede anche l’adesione, Vladimir Putin paragona l’esercito ucraino agli invasori nazisti della seconda guerra mondiale. Intanto sembra diventare sempre più evidente, nonostante le smentite di Mosca, che truppe russe agiscono sul suolo ucraino. Il ministro degli Esteri polacco ha infatti denunciato che le truppe russe si starebbero «apparentemente avvicinando a Mariupol», sottolineando che in Ucraina «la gente muore a migliaia».
Nuove sanzioni in arrivo per Mosca
Proprio dalla Nato arriva un nuovo monito a Mosca perché ritiri le sue forze dal suo ucraino. «Chiediamo alla Russia di mettere fine alle azioni militari illegali in Ucraina, al sostegno ai separatisti armati e che adotti misure che portino alla descalation della grave crisi”»ha affermato Rasmussen. E per Mosca in arrivo sanzioni anche dall’Europa«Quando la Russia non e’ all’altezza delle sue responsabilità l’Europa deve reagire», ha spiegato Seibert, portavoce del governo tedesco. Intanto Obama attacca Putin «La Russia è responsabile» per ciò che sta accadendo in Ucraina. Le parole di Obama
Putin: «Esercito ucraino come i nazisti»
Ma il Cremlino non sembra voler recedere di un passo. Dopo la smentita di giovedì. fatta dal ministro della difesa russo sulla presenza di forze in Ucraina, oggi Vladimir Putin ha voluto paragonare l’esercito ucraino alle forze naziste che mossero contro la Russia nella seconda guerra mondiale. «Piccoli villaggi e grandi città circondati dall’esercito ucraino che sta colpendo direttamente zone residenziali con l’obiettivo di distruggere le infrastrutture», ha affermato Putin, «mi ricordano tristemente la Seconda guerra mondiale quando gli occupanti nazisti assediavano le nostre città». Il presidente russo ha quindi spiegato che «è necessario costringere le autorità ucraine ad avviare negoziati sostanziali e non solo su questioni tecniche».