Scoppia la faida nascosta per due anni nel PD. Fassina accusa Renzi: dietro i 101 c’era lui”
C’era lui dietro i 101 che affossarono Prodi nella corsa al Quirinale due anni fa
In Senato prosegue l’esame degli emendamenti alla legge elettorale, dopo l’approvazione – mercoledì in aula – dell’emendamento del renziano Esposito che ha eliminato 35mila proposte di modifica.
Nel Pd cresce intanto l’irritazione della minoranza, contraria a molti aspetti dell’Italicum. Stefano Fassina va all’attacco: “Una parte del partito non voterà la legge elettorale“, dice l’ex viceministro che poi, facendo cadere la cappa di ipocrisia dentro il PD, accusa chiaramente il segretario Renzi, “C’era lui dietro i 101 che affossarono Prodi nella corsa al Quirinale due anni fa“.
“Sciocchezza incredibile“, replica il vicesegretario Pd, Lorenzo Guerini.
Che fossimo alla resa dei conti dentro il PD lo si era capito già domenica scorsa, quando in un lapsus freudiano, nella trasmissione di Annunziata, Bersani si lascia scappare la parolina magica “Complotto”, anche nei suoi confronti.
E noi che seguiamo le logiche politiche, senza il velo dell’ipocrisia, che avvolge il mondo dei media, ci chiedevamo come mai il PD non affrontò ed analizzò il black out provocato dai 101, che bruciò Prodi alla presidenza della repubblica e in primis provocò le dimissioni dello stesso Bersani, che ha rimesso in corsa lo stesso Renzi per la sua scalata prima al PD e subito dopo all’Italia, con la collaborazione non disinteressata del nostro amato e vituperato ex Presidente Napolitano.