Due uomini armati di coltelli hanno fatto irruzione in una chiesa a Saint-Etienne de Rouvray, vicino Rouen, prendendo in ostaggio cinque persone: il prete, che stava celebrando la messa, è stato sgozzato.
Le forze speciali sono arrivate sul posto e hanno ucciso gli attentatori. I media parlano di «due squilibrati», che, «hanno preso in ostaggio il parroco, due suore e diversi fedeli» verso le 9:45.
La polizia conta almeno una vittima, riservandosi di fare bilanci certi più avanti: ci sarebbero infatti persone ferite.
Padre Jacques Hamel, il prete sgozzato a Rouen, era considerato un pilastro della parrocchia presso la quale aveva prestato servizio per molti anni. Un uomo semplice, vicino a tutti e carismatico. il sacerdote sgozzato da due attentatori mentre celebrava messa nella chiesa di Saint-Étienne-du-Rouvray vicino a Rouen, in Normandia.
Padre Hamel era nato nel 1930 nella città di Darnétal, non lontana da Saint-Étienne, ed è stato ordinato nel 1958, a 26 anni.
Un prete coraggioso per la sua età, aveva 86 anni. I sacerdoti hanno il diritto di andare in pensione a 75 anni ma lui si sentiva ancora forte, diceva che non c’erano abbastanza preti e quindi finché poteva prestare servizio ha preferito continuare a lavorare.
Era un buon prete che per tutta la vita è stato al servizio della gente. Nessuno avrebbe potuto immaginare che gli sarebbe capitata una cosa di questo tipo.
In una lettera alla parrocchia scritta nel giugno 2016, con riferimento agli attentati che hanno colpito la Francia, invitava i fedeli «a prendersi cura di questo mondo per renderlo più caldo, umano e fraterno».
Padre Jacques era aperto al dialogo intereligioso e aveva preso parte anche a incontri con esponenti islamici locali. Mohammed Karabila, presidente del consiglio regionale del musulmano fede della Normandia, lo descrive come «un uomo di pace. Una persona che ha dedicato la sua vita alla religione. Un uomo che ha sacrificato la sua vita per gli altri».