Portavi il mio stesso nome. Stavi vivendo il tuo sogno…
… vogliamo riportare un commento a caldo colto al volo su facebook, che ci ha commosso e ci ha fatto calare nella realtà.
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Portavi il mio stesso nome. Stavi vivendo il tuo sogno, lo stesso che anch’io avevo concepito per me, tanti anni fa. Poi la vita mi ha portato altrove… ma non posso fare a meno di pensare che al posto tuo, l’altra sera, oggi, potevo essere io. #ciaoValeria
Hollande ha detto che quello che è successo venerdì a Parigi è stato un atto di guerra e noi siamo d’accordo … da più parti si è rievocato l’11 settembre negli States e questo venerdi 13.11.2015 a Parigi rappresenta in salsa europea quello che ha rappresentato per gli U.S.A . Se così è, prepariamoci ai nuovi venti di guerra che soffiano forte verso un’altra guerra. … è un atto di guerra per giustificare la guerra già in atto, e noi diciamo che nessuna guerra risolve altre guerre….
In questo momento si svolge il G20 in Turchia, dove possibilmente si discuterà di come reagire a questo atto di guerra da parte dell’Isis.. Ancora non si è spento l’eco degli spari, delle bombe e delle esplosioni kamicaze verso vittime innocenti ed inermi, che nulla hanno a che fare con i giochi di guerra dei potenti della terra. Le guerre, ci insegna la storia, vengono decise dai ricchi e potenti, ma costano in termini di vite umane ai popoli.
Quale colpa avevano i tanti giovani che si sono trovati , loro malgrado, sulla strada di quei mercenari di morte, che hanno agito a Parigi e che colpa aveva Valeria Solesin, che si è trovata in mezzo alla barbarie umana ed oggi si conta fra i morti nella sala dei concerti Bataclan. “L’italiana «Valeria Solesin morta al Bataclan” Una vita tra studio e volontariato.
La veneziana Valeria Solesin, 28 anni, è morta negli attacchi a Parigi di venerdì notte. La madre, Luciana Milani ai giornalisti ha affidato poche parole: «Ricordate che era una persona, una cittadina, una studiosa meravigliosa. Ci mancherà molto e credo, visto il percorso che stava facendo, che mancherà anche al nostro Paese per le doti che aveva. Valeria a Parigi aveva lavorato anche seguendo i barboni della città, questo dice tutto, dimostra la sua voglia di conoscere in tutte le sfaccettature le realtà che andava a studiare e frequentare».