Patricia Rizzo, una funzionaria UE, di origini siciliane è dispersa. La vittima sarebbe una donna, che era dispersa ed è in corso la fase di riconoscimento, reso difficile dall’irriconoscibilità di molte vittime dell’attentato alla metro di Bruxelles.
La donna, che prendeva normalmente la metropolitana, dovrebbe essere tra le vittime della metro.
Si tratterebbe di Patricia Rizzo, impiegata presso un’agenzia della Commissione Ue, ed è tra le persone che risultano scomparse da ieri dopo l’attentato alla metropolitana a Maalbeek.
Familiari ed amici la stanno cercando in tutti gli ospedali della città, nella speranza di trovarla ancora in vita. In un post su Facebook ne ha dato notizia il cugino Massimo Lenora, che ha chiesto aiuto aiuto per le ricerche.
I genitori di Patricia sono stati fatti salire al primo piano dalla polizia per riempire un formulario. Si cercano segni particolari per poterla identificare.
«È da ieri che la cerchiamo e speriamo davvero di trovarla viva», spiega Massimo Leonora, cugino di Patricia Rizzo. «Anch’io stavo per prendere la metro, ma all’ultimo minuto ho cambiato idea e ho preso l’auto, altrimenti probabilmente sarei stato coinvolto anch’io nell’esplosione». «I nonni di Patricia, come i miei, sono venuti in Belgio per lavorare nelle miniere e siamo rimasti tutti qui, siamo originari della provincia di Enna, i miei di Calascibetta. Ma abbiamo tutti la nazionalità italiana, perchè l’Italia resta il nostro Paese», spiega. «I genitori di Patricia abitano fuori Bruxelles», aggiunge. Io lavoro all’ Eacea, l’agenzia della Commissione Ue che si occupa di audiovisivi e fino ad un paio di mesi fa anche Patricia lavorava lì, prima di trasferirsi all’Ercea«. Leonora è in attesa nel sottosuolo dell’ospedale militare Konigin Astrid (Nider) dov’è stata allestita una stanza per le famiglie delle persone che risultano ancora disperse.