Bruxelles nel terrore. Un attentato all’aeroporto e alla metro. È di almeno 30 morti e 230 feriti il bilancio provvisorio delle violente esplosioni all’aeroporto Zaventem di Bruxelles e alla metro Maalbeek.
La Farnesina ha comunicato che tra i feriti ci sono alcuni italiani. Ci sono diverse persone ancora bloccate alla stazione della metropolitana di Maelbeek.
Gli artificieri hanno fatto brillare un pacco sospetto all’aeroporto di Zaventem. Si tratterebbe di un giubbotto inesploso appartenente a un terzo terrorista.
Si dà la caccia a 5 sospettati in tutta la città. La polizia continua ad ispezionare lo scalo di Zaventem, dove la minaccia è considerata ancora attuale.
Gli agenti non sono convinti che tutti i terroristi siano usciti dall’aeroporto. Vengono ricercati cinque sospetti, individuati dai primi esami delle immagini della videosorveglianza, in tutta la città ora blindata.
I tre sospetti kamikaze.
Dall’esame delle immagini delle telecamere a circuito chiuso gli investigatori starebbero concentrando la loro attenzione su tre uomini ripresi nell’aeroporto poco prima del’esplosione, mentre spingono ciascuno un carrello per il trasporto delle valigie. Secondo l’Intelligence potrebbe trattarsi dei tre terroristi kamikaze pronti a farsi esplodere innescando, magari con il freno del carrello l’esplosivo che trasportavano in cinture o nelle valigie.
Le esplosioni in aeroporto sono avvenute alle 8 del mattino nei pressi del terminal A, da dove partono i voli per gli Stati Uniti. Almeno una è avvenuta nell’area del check-in della compagnia American Airlines mentre una seconda deflagrazione è stata segnalata nei pressi di una caffetteria Sturbucks. La terza esplosione, in metro, è stata segnalata intorno alle 9,15. Secondo alcune testimonianze sul posto, prima delle esplosioni in aeroporto, si sono sentiti alcuni colpi di arma da fuoco e alcune grida in arabo. Nello scalo è stata trovata un’altra bomba inesplosa.
Subito dopo le esplosioni lo scalo è stato chiuso e si sta predisponendo un piano di emergenza per deviare i voli su Charleroi. Interrotti anche i collegamenti ferroviari da e per l’aeroporto. Dopo le due esplosioni all’aeroporto, migliaia di persone sono state fatte evacuare sulla pista, e ora sono ancora lì in attesa di capire cosa fare.
Città blindata, esercito in strada, traffico completamente paralizzato per permettere il passaggio delle ambulanze. È questa Bruxelles in queste ore, completamente paralizzata anche a chilometri di distanza dalla fermata della metro nella quale c’è stata l’esplosione. Il cordone di sicurezza steso dalla polizia attorno all’aeroporto non lascia passare neanche i rappresentanti dei media. Le fermate degli autobus al centro di Bruxelles sono affollate da persone in lacrime o che cercano disperatamente un taxi.
La frontiera tra Francia e Belgio è «totalmente chiusa». La chiusura del confine è stata decisa dalle autorità del Belgio e riguarda sia il traffico ferroviario sia il traffico stradale.
