Insomma dopo un mese di discussioni inutili e consultazioni altrettanto inutili, una cosa è chiara il ruolo del nostro Presidente Napolitano (autoridottosi a quello di Postino d’Europa).
Napolitano sa già da almeno un mese che il governo, che dovrà uscire dalle sue meditazioni (europee) non può che essere che quello che l’Europa ci imporrà: tanto un governo, non ancora sfiduciato dal nuovo Parlamento, c’è ed è quello in carica di Mario Monti.
Ai tempi supplementari Napolitano, postino ed arbitro di questa situazione di empasse, sta per mettere in campo due gruppi di saggi dei due partiti PD e PDL (se ancora ce ne sono in queste formazioni politiche), che dovranno elaborare un programma minimo di cose da fare per dare risposte all’Europa (non al popolo italiano).
Insomma siamo al grottesco, prosegue Monti in attesa di un rimpasto Tecnico -Politico come ammortizzatore per i risvolti internazionali e istituzionali.
Tutti gli analisti e commentatori politici (fasulli come i loro padroni) si dichiarano sorpresi dalla continua evoluzione della situazione, e inseguono ogni sussulto, ogni parola pronunciata dal Presidente Napolitano e si lanciano in illazioni verosimili, senza una analisi seria della situazione reale della politica italiana, e continuano nella loro ipocrisia.
