A Maggio, a seguito di esposto presentato da un avvocato milanese, Aldo Bozzi, e da altri 26 ricorrenti, che tre anni fa hanno fatto causa allo Stato per lesione del diritto di voto a seguito della legge Calderoli del 2005, la Cassazione boccia il Porcellum e invia gli atti alla Corte costituzionale, deputata a decidere definitivamente sulla legittimità del Porcellum.
Quali sono le criticità della legge ?
PREMIO MAGGIORANZA CAMERA
Assegna il 55% dei seggi a chi prende più voti ed è un meccanismo “irragionevole” che “contraddice l’esigenza di assicurare governabilità” e “mette a rischio gli equilibri istituzionali”. Chi prende più voti, esemplificano i giudici, è in grado di eleggere gli organi di garanzia “che restano in carica per un tempo più lungo della legislatura”. È quindi “lesivo dei principi di uguaglianza del voto (sancito dall’articolo 48, comma 2 della Costituzione) e rappresentanza democratica (articolo 1, comma 2 e 47)”.
PREMIO AL SENATO
Questo, a giudizio della Cassazione, fa della Camera Alta “una sommatoria casuale dei premi regionali che finiscono per elidersi tra loro e possono addirittura rovesciare il risultato ottenuto dalle liste e coalizioni su base nazionale”. E in tal modo si favorisce la formazione di “maggioranze parlamentari non coincidenti, pur in presenza di una distribuzione del voto omogenea tra i due rami del Parlamento”. La violazione, argomentano i giudici, in questo caso “è ancora più evidente se si considera l’entità del premio” perchè l’effetto del meccanismo, che assegna un premio maggiore alla regione più grande e popolosa, è che “il peso del voto è diverso a seconda della collocazione geografica degli elettori”.
LISTE BLOCCATE
I giudici sollevano inoltre “dubbi” sulla abolizione del voto di preferenza: “è stata abolita ogni possibilità per l’elettore di esprimere preferenze”, ma la nostra Carta fondamentale prevede il voto “diretto“. Quindi la Corte chiede alla Consulta di giudicare se può ritenersi diretto “un voto che non consente all’elettore di esprimere alcuna preferenza”.
La questione di legittimità costituzionale “non mira a far cadere l’intera legge, né a sostituirla con un’altra… ma a ripristinare nelle legge elettorale contenuti costituzionalmente obbligati (intervenendo su premio di maggioranza e preferenze), senza compromettere la permanente idoneità del sistema elettorale a garantire il rinnovo degli organi costituzionali”. E ciò vale anche se “si renda necessaria un’opera di mera ‘cosmesi normativa e di ripulitura del testo, che può essere realizzata dalla Corte costituzionale, avvalendosi dei poteri che ha a disposizione, o dal legislatore in attuazione dei principi enunciati dalla stessa corte”.
In attesa che si pronunci la Corte costituzionale sulla legittimità della legge elettorale, che potrebbe dichiarare illegittimo l’attuale Parlamento, (come e’ probabile che sia), non si possono sciogliere le Camere e non si può andare ad elezioni anticipate.
Ovviamente una legge elettorale emendata nei suoi possibili vizi di costituzionalita’ consentirebbe in caso di necessita’ un ritorno alle urne. Per questo sarebbe opportuno correggere il sistema di voto e mettere il popolo nelle condizioni di poter esercitare la propria sovranita’ in qualsiasi momento”.
Intanto il Senato ha votato all’unanimita’ la procedura d’urgenza per le modifiche alla legge elettorale. Il Parlamento deve subito riformare la legge elettorale per evitare, in caso di ritorno alle urne in tempi brevi, di votare con il Porcellum”.
Ma se la corte Costituzionale confermasse la illegittimità della legge elettorale, non è legittimo pensare che , anche il Parlamento, uscito dalle urne è illegittimo? ed anche tutti gli atti conseguenziali usciti fuori da questo parlamento (come la rielezione del Presidente Napolitano e il di Lui governo Letta) non vanno considerati illegittimi?
Abbiamo l’impressione che siamo in uno Stato ormai Borden Line con un Presidente illegittimo, un governo illegittimo, un Parlamento illegittimo… e questi vorrebbero mettere mani alla Carta costituzionale?
MI VERGOGNO A VIVERE IN UN PAESE CHE NON ESISTE, TUTTO E FUORI DELLA COSTITUZIONE.
Non sei il solo … resistere