Povera Italia: i nemici parenti: giochiamo a tre7 col Morto.

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Se fosse considerato un cittadino comune Berlusconi sarebbe in questo momento in cella e qualcuno avrebbe fatto sparire le chiavi; ma Berlusconi come sapete non è un cittadino comune, è il leader di un partito cosca, che per interessi propri e  dei suoi accoliti ha distrutto un Paese e condotto alla miseria i suoi cittadini; ha riportato il paese 60 anni indietro con la sua politica illiberale e liberticida; un paese corrotto nei costumi e nei comportamenti, creando un classismo fuori dal tempo, con cittadini di serie A e cittadini di serie B, assoggettando ( col ricatto) sudditi e comprimari  ed imponendo un modello di illegalità diffusa.

E allora? Vogliamo fare un altro ulteriore strappo alle regole, vogliamo considerare le leggi non uguali per tutti? Dopo vent’anni di illegalità diffusa vogliamo passare all’illegittimità conclamata? Già il fatto che ad un condannato in via definitiva gli si consenta ancora di manifestare in pubblico e di realizzare  e inviare messaggi inquietanti per il Paese, la dice lunga sugli strumenti che gli antagonisti-parenti PD non riescono a mettere in atto, malgrado le dichiarazioni di qualche esponente (Fassina dice che il PDL non può certamente aspettarsi una nuova legge ad personam per l’agibilità politica di Berlusconi): Epifani ha ribadito un principio elementare in ogni democrazia, quello per cui la legge e’ uguale per tutti, le sentenze vanno rispettate e le leggi vanno applicate. Questo  non credo sia un punto di parte, ma fa parte delle democrazie di ogni parte del mondo. Già il solo fatto che si parli di salvacondotti per Berlusconi (per tenere in vita un governo nulla facente malgrado le larghe intese) è quanto mai sospetto su come anche il linguaggio politichese si è modificato e non si intravede nessuna svolta alla condanna di Berlusconi.

Continuiamo a parlare di Berlusconi: nel frattempo il Paese (per il governo) è in ripresa psicologica , mentre  l’ISTAT dà i numeri di un sistema paese in declino inesorabile, di cittadini sudditi alla fame, di aziende che chiudono, di disoccupazione in aumento, di crisi sociale sempre più evidente per tutti, tranne che per il governo, che pur di rimanere a galla è disposto, con l’avallo istituzionale del supernonno Napolitano, di rinviare ogni decisione in attesa di trovare un escamotage per il discolo Berlusconi. Siamo in mano a nessuno, non si sa chi comanda in Italia? Fa troppo caldo i cervelli sono evaporati è meglio farsi un bagno al mare  e prenderci una bella tintarella per somigliare un po’ di più agli abitanti del Paese delle banane. Noi giochiamo a tre7 col morto… ne riparliamo a settembre… se ci saremo ancora.

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