Renzi, la carogna secondo Panza, è il leader più amato dagli italiani (ignoranti, zoticoni e pensionati) secondo Pagnoncelli.
Renzi ottiene una fiducia più elevata tra i ceti più popolari, le persone meno giovani e meno istruite, i pensionati, i residenti nei piccoli Comuni e i cattolici praticanti.
Secondo un sondaggio filogovernativo di Pagnoncelli, la classifica dei leader politici vede Renzi in pole, secondo Salvini e a seguire si colloca Silvio Berlusconi (24%), tallonato da Angelino Alfano (22%), quindi Beppe Grillo (19%) e Nichi Vendola (15%)
Il leader politico più amato dagli italiani è Matteo Renzi, con il 54% degli italiani che gli dà fiducia.
Al secondo posto, in netto distacco ma con un buon 28% si classifica il leghista Matteo Salvini.
Questi i risultati di unl sondaggio condotto da Nando Pagnoncelli e pubblicato sul Corriere della sera.
Il sondaggio odierno prende in considerazione i leader dei sei principali partiti e movimenti politici. La graduatoria che ne risulta vede nettamente al primo posto Matteo Renzi, sostenuto dalla fiducia del 54% degli italiani. Consenso elevato dunque, sebbene in calo rispetto a quanto registrato dopo il successo alle elezioni europee, e rappresenta quasi il doppio del livello ottenuto dal secondo classificato, Matteo Salvini (28%). A seguire si colloca Silvio Berlusconi (24%), tallonato da Angelino Alfano (22%), quindi Beppe Grillo (19%) e Nichi Vendola (15%).
Ciascun leader risulta molto apprezzato dal proprio elettorato ma lo è molto meno tra gli elettori dei partiti avversari, con l’eccezione di Renzi che gode della fiducia del 74% degli elettori centristi (alleati di governo), del 49% di quelli di Forza Italia (a seguito del dialogo sulle riforme) e del 25% dei grillini (molto sensibili al cambiamento e alla rottamazione). La relativa trasversalità di Renzi – aggiunge Pagnoncelli – rappresenta un’eccezione nel panorama politico italiano, che negli ultimi 20 anni è stato caratterizzato da elettori-tifosi, poco inclini a esprimere fiducia e apprezzamento per i leader degli avversari. È un atteggiamento tutt’ora diffuso, come si può osservare analizzando i dati del sondaggio: nella quasi totalità dei casi i leader considerati risultano invisi a oltre due elettori avversari su tre, con punte che superano l’80% e raggiungono persino il 90%”.
Emblematico invece il caso di Angelino Alfano. Come rivela il sondaggio, l’attuale ministro dell’Interno si conferma più popolare tra gli elettori del Pd (30%) rispetto a quelli di Forza Italia (25%).
“Ogni leader – spiega sempre il sondaggista – ha un proprio bacino sociale di riferimento: Renzi ottiene una fiducia più elevata rispetto alla media tra i ceti più popolari, le persone meno giovani e meno istruite, i pensionati, i residenti nei piccoli Comuni e i cattolici praticanti. Lo stesso profilo, sia pure con valori differenti, si registra tra i fan di Berlusconi e Alfano”.
Mentre completamente differente è il profilo “tipo” dei simpatizzanti di Grillo, Salvini e Vendola. “I sostenitori del leader del Movimento 5 Stelle sono prevalentemente maschi, di età compresa tra 35 e 54 anni, molto istruiti, appartenenti ai ceti medi impiegatizi; quelli di Salvini, oltre a essere ovviamente più concentrati nelle regioni settentrionali, sono più concentrati tra 45 e 64 anni e tra i cattolici praticanti (assidui e saltuari) mentre non hanno particolare caratterizzazioni in termini di istruzione e condizione occupazionale. Da ultimo, i fan di Vendola sono più giovani (da 18 a 34 anni), più istruiti (laureati e diplomati, come i sostenitori di Grillo), più concentrati nelle regioni meridionali e con una quota di studenti e di disoccupati maggiore rispetto alla media”.