Patto del Nazareno, Patto di Arcore o patto di sangue?

Dalla Sicilia viene la conferma che Renzi vince con i voti di FI

renzi berlusconi

Il PATTO per definizione è un accordo fra due o più individui o parti e in antichi riti tribali o in organizzazioni segrete, l’ alleanza o iniziazione viene suggellata mescolando alcune gocce di sangue dei contraenti . PD+FI=Democrazia Addio!!!

All’ indomani delle ultime elezioni europee, vinte a sorpresa da Renzi , quando tutti i sondaggi davano un testa a testa con il M5S di Grillo, avevamo ipotizzato, attraverso una nostra personalissima lettura del voto, che la vittoria di Renzi era principalmente dovuta al Patto del Nazareno.

A tutti i costi bisognava fermare l’avanzata di Grillo e dare credibilità e legittimazione a Renzi, in una partita cruciale per la tenuta del Patto e per sistemare la proprietà dello Stato italiano ed affossare la democrazia … bisognava a tutti i costi truccare la partita e solo il cavaliere (ex) poteva fare quella trasfusione di sangue (voti) da FI al PD per salvare Renzi e il Patto di sangue, che in organizzazioni segrete, con antichi riti tribali, si suggellano mescolando alcune gocce di sangue dei contraenti: e fu così che Renzi raggiunse il 40,8, febbre talmente alta, che lo ha fatto entrare in un delirio di potenza e poco importa se la gente continua ad essere sempre più povera e senza lavoro.

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Ovviamente la nostra analisi, a quel tempo, risultò ai più fantasiosa e priva di fondamento, anche se le fibrillazioni del PD e le perplessità in FI non mancavano, oggi avviene qualcosa che non esce dai fumi della nostra fantasia, ma dalla cronaca politica di questi giorni : ad Agrigento, per le prossime amministrative, le primarie del PD per la scelta del candidato a sindaco le vince Alessi (sponsorizzato dal sen. Gallo di FI). Malgrado la regolarità delle primarie, la coalizione PD-FI-Megafono e altri scricchiola e allora Alessi scrive al Segretario premier Renzi:

I tuoi elettori sono tutti del Pd?” Tutti quelli che ti hanno votato, e che ancora credono in te come segretario di partito e come presidente del Consiglio, erano stati elettori o iscritti del Pd? Ovviamente no“.

E’ un brano della lettera che Silvio Alessi, vincitore domenica scorsa delle primarie di coalizione ad Agrigento, ha spedito al presidente del consiglio Matteo Renzi dopo che i democratici siciliani hanno deciso di scaricare Alessi – sostenuto anche da Fi, che ufficialmente non faceva parte del cartello – e optare per un proprio candidato.
“Altrimenti – aggiunge Alessi – il Partito democratico non avrebbe mai potuto raggiungere il 40% e più di consensi alle europee. L’Italia è cambiata, e con essa sono cambiate sia la destra che la sinistra, non più settaria e chiusa in se stessa ma plurale ed aperta verso il centro. Esattamente in questo spirito plurale e inclusivo abbiamo, sul tuo esempio, affrontato le primarie aperte per la scelta del candidato a sindaco di Agrigento”. “Ora – conclude – quella coalizione scricchiola, sembra quasi tendere a rompersi. Perché non ha vinto il candidato Pd?

Sarebbe abbastanza squallido e poco conducente.

Ma tutti gli italiani che hanno aderito al Partito democratico e hanno votato alle primarie per te, avevano prima votato Pd? Certamente no”. E allora, cambiamo verso anche ad Agrigento, apriamoci a quella ‘rottamazione‘ e a quella pluralità che potrà portarci a cambiare davvero l’Italia a partire da ogni singola città. Sono pronto alla sfida e resterò candidato a sindaco”.

Più chiaro di così si muore, quindi il Patto del Nazareno o per meglio dire il Patto di Arcore (perché il patto risale al 2011) quando Renzi decide di fare la scalata prima al PD e poi all’Italia, (come se lo Stato fosse una azienda privata e il suo A.D. il detentore assoluto del potere). Il Patto scellerato non si è mai rotto. Un gruppo di lestofanti si è impadronito del Paese e con lo strumento della testa di legno (Renzi) lo stanno affossando definitivamente.

E le minoranze PD si chiedono ancora se e come fermare Renzi? Ma di che parlano? Lo stesso vocabolario usato da Renzi nelle sue Leopoldate non è stato sempre condito di : scalata, OPA, jobact, rottamazione etc … tutto un verbolario che la dice lunga su come intende la politica e come tratta le istituzioni? Tutto è un fatto privato, personale … la res pubblica nelle sue mani è diventata una res privata, riconosce i patti e li mantiene solo con quella parte che lo ha innalzato agli altari e lo sostiene, tutto il resto è noia, arretratezza, vecchiume da rottamare.

Nel PD ormai siamo agli stracci … ma di questo parleremo dopo.

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