I giudici della seconda Corte d’Appello di Milano, nel processo Ruby, hanno assolto Silvio Berlusconi dai reati di concussione e prostituzione minorile. In primo grado l’ex premier era stato condannato a 7 anni. I giudici hanno motivato l’assoluzione dal reato di concussione «perché il fatto non sussiste» e dal reato di prostituzione minorile «perché il fatto non costituisce reato».
È una sentenza «che va oltre le più rosee previsioni», ha commentato coi cronisti l’avvocato e professore Franco Coppi. Uno dei motivi per cui Silvio Berlusconi è stato assolto dal reato di prostituzione minorile «perché il fatto non costituisce reato», ha poi spiegato Coppi, potrebbe essere che l’ex premier non era a conoscenza che Ruby fosse minorenne. L’avvocato ha chiarito che questa «era una delle nostre tesi» ma anche che bisognerà attendere le motivazioni. L’assoluzione dalla concussione «perché il fatto non sussiste», invece, secondo il legale «è più semplice, il fatto è inesistente». Coppi ha poi spiegato che la sentenza di primo grado«era indifendibile».
Berlusconi, invece, ha appreso della sentenza a Cesano Boscone e all’uscita dall’Istituto Sacra Famiglia non ha rilasciato dichiarazioni. L’ex premier in una nota, si è detto “commosso”, ha ringraziato la sua famiglia, gli avvocati e ha dedicato “un pensiero di rispetto” alla magistratura che in passato da lui più volte accusata di essere politicizzata. Questa sentenza ci ha dato oggi una conferma di quello che abbiamo sempre asserito: ovvero che la grande maggioranza dei magistrati italiani fa il proprio lavoro silenziosamente, con equilibrio e rigore ammirevoli. E conclude: «Da oggi possiamo andare avanti con più serenità. Il percorso politico di Forza Italia non cambia».
Questi i fatti che dal punto di vista giudiziario ci dicono e confermano che Ruby, marocchina è la nipote di Mubarak; che la prostituzione minorile non è più reato, e che la concussione non sussiste, (almeno per Berlusconi). Una brutta pagina giudiziaria quella di oggi e che dal punto di vista politico ci fa dare questa lettura in una Italia allo sfascio. Il diritto oggi ha perso e viene premiato il crimine.
Questa sentenza ci parla di un compenso che il cavaliere riceve dal duo Renzi-Napolitano per aver contribuito alla legittimazione di Renzi al governo alle ultime elezioni europee. Ora il prossimo passo sarà quello della grazia da parte di Napolitano per l’ex cavaliere, che con la collaborazione di Renzi al governo punta, come unico obiettivo finale, ad essere eletto Presidente della Repubblica a suffragio universale, raggiunto l’obiettivo delle riforme costituzionali in segno presidenziale alla francese. Re Giorgio, così ha predisposto nel suo testamento politico