Piazza Affari crolla a -4%

++ BORSA MILANO:FTSE MIB -2%,AMPLIA CALO DOPO WALL STREET ++Piazza Affari crolla a -4%

Ondata di vendite sulle Borse

Tornano le ombre sulle Borse del Vecchio Continente. Le principale piazze finanziarie sono finite sotto pressione con vendite generalizzate dall’azionario al reddito fisso.

Epicentro della nuova turbolenza è la Grecia dopo un report dell’agenzia Fitch che ha lanciato un allarme sulla solidità delle banche elleniche in vista dei risultati degli stress test della Bce. Oltre ai timori sul rallentamento dell’economia globale, pesa il secondo caso di Ebola diagnosticato negli Stati Uniti.

Mattinata in rosso per le principali piazze europee, con i timori degli analisti per le prossime trimestrali. Dopo un avvio debole sulla scia della chiusura contrastata, ieri sera, di Wall Street, i panieri del vecchio continente si sono appesantiti per il tonfo del greggio. Piazza Affari, in particolar modo, risente dei dati sul pil forniti in mattinata dall’Istat: nei primi due trimestri del 2014 si è registrato un rapporto tra indebitamento netto e pil pari al 3,8%, con un peggioramento di 0,3 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Le tensioni sulla Grecia hanno innescato un’ondata di vendite a Piazza Affari dove il Ftse Mib è arrivato a cedere il 2,44%. Poi, i deludenti dati sui prezzi alla produzione e le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno spinto ancora più in rosso il listino milanese che è arrivato a perdere il 4%.

Ma è la Borsa di Atene ad accusare un autentico crollo. L’indice azionario dei titoli principali lascia sul terreno il 6,55%. Le vendite colpiscono si concentrano sul comparto finanziario come riflesso dell’impennata dei rendimenti dei titoli di Stato greci. Il decennale è schizzato al 7,82% con uno spread con il Bund tedesco che in poco tempo è passato da 600 a 703 punti. Il ciclone Grecia ha investito anche gli altri mercati azionari del vecchio continente. Francoforte segna -2,14%, Parigi -2,28%, Londra -1,57% e Madrid -1,59%. Sul mercato del reddito fisso gli investitori fanno rotta sul Bund tedesco che registra un rendimento al nuovo minimo storico, sotto lo 0,80%, praticamente con un rendimento reale pari a zero. Risalgono i rendimenti dei decennali di Italia e Spagna, rispettivamente 2,37% e 2,08%.

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