La nuova presidentessa del Senato, prima donna nella storia della Repubblica a ricoprire la seconda carica dello Stato è Maria Elisabetta Alberti Casellati , nata a Rovigo 71 anni fa. E’ stata parlamentare di Forza Italia per 6 legislature.
La nuova presidentessa del Senato, prima donna nella storia della Repubblica a ricoprire la seconda carica dello Stato, è stata ricercatrice universitaria di Diritto canonico ed ecclesiastico all’Università di Padova ed è iscritta all’Ordine degli avvocati di Padova.
Nel partito azzurro di Berlusconi sin dal primo giorno, Casellati è stata componente del Collegio nazionale dei probiviri, dirigente nazionale del Dipartimento sanità di Forza Italia e vice dirigente nazionale dei dipartimenti di Forza Italia.
Nel 1994 è segretaria di Forza Italia al Senato. Dal 2001 al 2002 è vice capogruppo sempre e dal 2002 al 2005 vice capogruppo vicario. Tra il 2006 e il 2008 è nuovamente vice presidente del gruppo al Senato.
È considerata molto vicina, dentro al partito, a Renato Schifani, già presidente del Senato.
Eletta per la prima volta senatrice nel 1994, è rieletta nel 2001, 2006, 2008, 2013 e 2018. Ha svolto numerosi incarichi politici: sottosegretario alla Salute nel 2004 e nel 2005, poi sottosegretario alla giustizia dal 12 maggio 2008 al 16 novembre 2011. Nel 2013 è eletta nel Consiglio di presidenza del Senato come segretario d’aula.
Dal 14 gennaio 2014 è capogruppo di Forza Italia nella giunta delle Elezioni e del regolamento e della I commissione Affari costituzionali del Senato. Il 15 settembre 2014 è stata eletta dal Parlamento in seduta comune (489 voti) membro del Csm in quota Forza Italia con una maggioranza pari a 3/5 dei votanti.
Si è detta recentemente favorevole a che i carcerati possano incontrare periodicamente mogli o compagne, anche per evitare – aveva spiegato – che ci siano contatti innaturali tra loro dietro le sbarre.
Più recentemente si è esposta condividendo anche parte del programma della Lega sulla sicurezza, affermando la volontà che vengano perseguiti realmente i reati che provocano allarme sociale e che le pene siano certe e scontate fino in fondo. Non vogliamo che qualcuno pensi che il nostro sia il Paese dell’impunità.
E poi ha ribadito con forza che la legittima difesa è sempre legittima. Chi viola una proprietà privata deve sapere che rischia una reazione. La legge attuale è insufficiente, va cambiata. Sarà il primo disegno di legge che presenterò.