Iniziato il cessate il fuoco di 72 ore proposto dall’Egitto. Tel Aviv: distrutti tutti i tunnel. Finora 1800 morti
È entrata in vigore alle 8 ora locale (le 7 in Italia), la tregua bilaterale di 72 ore tra Israele e Hamas. L’accordo, mediato da Egitto e accettato dalle due parti, dovrebbe permettere al negoziato in corso al Cairo di raggiungere un cessate il fuoco più duraturo. Intanto Israele ha annunciato anche il totale ritiro dalla Striscia di Gaza. Le forze di terra, infatti hanno completano la distruzione di tutti i tunnel scavati dalla guerriglia palestinese e secondo un portavoce militare «tutte le forze sono uscite da Gaza».
Resta comunque l’allerta a Gerusalemme dopo l’attentato di ieri contro un autobus. Giornata, quella di lunedì, segnata anche da un attacco al campo profughi palestinese Shati, a nord di Gaza, nel quale è rimasta uccisa una bambina di 8 anni e decine di palestinesi sono rimasti feriti. In 28 giorni di ostilità, il computo complessivo dei morti accertati tra i palestinesi è salito ad almeno 1.865, quello dei feriti a circa 9.400. Tremila le abitazioni distrutte. Sul versante opposto gli israeliani che hanno perso la vita ammontano sempre a 66, di cui 64 militari.
Un portavoce militare ha intanto annunciato che le truppe di terra israeliane hanno cominciato il completo ritiro da Gaza prima dell’entrata in vigore della tregua. Nonostante il ritiro, i riservisti non sono stati rilasciati dal servizio e l’esercito ha fatto sapere che rimane pronto a intervenire qualora Hamas dovesse interrompere la tregua: «L’Idf (l’esercito israeliano) sarà dispiegato in posizioni difensive fuori della Striscia di Gaza e manterremo queste posizioni difensive», ha dichiarato il tenente colonnello Peter Lerner.