Gaza ancora in fiamme e Hamas “avverte” le compagnie aeree e spara razzi verso lo scalo Ben Gurion.
«Hamas è pronto a combattere per mesi». È l’avvertimento giunto nella notte da Mahmud a-Zahar, dirigente di Hamas, in un’intervista telefonica ad una emittente di Gaza. Un cessate il fuoco, ha aggiunto, «dovrà rispettare le condizioni di Hamas» come «la rimozione del blocco di Gaza e la liberazione dei detenuti arrestati il mese scorso in Cisgiordania».
Hamas lancia un avvertimento alle linee aeree straniere di sospendere i voli per Tel Aviv. Sono stati almeno quattro i razzi indirizzati, e per fortuna intercettati dalle batterie difensive israeliane, verso l’aeroporto internazionale Ben Gurion. Radio Gerusalemme riferisce che solo due voli per Tel Aviv sono stati finora annullati.
Intanto continuano i raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza. Stando all’ultimo bilancio aggiornato di fonte palestinese, sale così a 100 i morti nella striscia di Gaza ed è già emergenza medica, manca perfino il filo per suturare le ferite e si usa spago normale di juta, da quando martedì scorso è cominciata l’offensiva militare dello Stato ebraico. Secondo un portavoce militare, la aviazione israeliana ha colpito ieri a Gaza 210 obiettivi. Dall’inizio della operazione Margine Protettivo gli obiettivi colpiti (zone di lancio di razzi, tunnel, campi di addestramento) sono stati 1090.
Secondo la stessa fonte, nelle ultime 24 ore da Gaza sono stati lanciati 200 razzi verso centri abitati in Israele mentre dall’inizio delle ostilità contro lo Stato ebraico sono stati sparati 550 razzi. Anche gli abitanti di Haifa, la città più popolosa nel Nord di Israele, si sono trovati la scorsa notte trascinati nel conflitto in corso a Gaza fra Israele e Hamas.
Un razzo ha colpito inoltre una stazione petrolifera nel porto israeliano di Ashdod, causando un vasto incendio e il ferimento di almeno otto persone, una delle quali versa in gravi condizioni. Altri tre razzi sono stati intercettati in mattinata sull’area metropolitana di Tel Aviv. Peres intanto avverte che si passerà ad un Intervento di terra se non si fermano i missili lanciati da Hamas.
Sul fronte diplomatico ieri, dalle Nazioni Unite al presidente Usa Barack Obama si sono levati gli appelli per una tregua e contro una possibile invasione di terra. Pochi i risultati ottenuti sul fronte della pace.