Il decreto lavoro diventa legge:tutte le novità

lavoroContratti a termine e apprendistato: sono questi i due assi portanti del dl lavoro varato dal governo a fine marzo e che la Camera ha trasformato in legge con 279 voti a favore 143 contrari e 3 astenuti. Ecco le novità principali. Stop causale contratti a termine – Stop all’obbligo di causale, vale a dire di una ragione specifica, per i contratti a termine fino a 36 mesi. Il tetto precedente per cui si poteva omettere la causale era di un anno.

Numero proroghe – Ridotte da otto a cinque, rispetto al testo originale del dl, il numero delle proroghe per cui si può reiterare un contratto a tempo.

Tetto precari – In ciascuna azienda è previsto un limite massimo di rapporti di lavoro a termine, pari al 20% dell’organico stabile.

Multa a chi sfora – Le aziende che non rispettano la quota precari rischiano una multa, pari al 20% e al 50% della retribuzione per ciascun mese di durata del rapporto di lavoro, se il numero di lavoratori assunti in violazione del limite sia, rispettivamente, inferiore o superiore a uno.

Enti ricerca – L’eccezione riguarda i contratti a tempo relativi alla ricerca scientifica che sono esclusi dal limite del 20%.

Norma ponte – L’obbligo di adeguamento al tetto del 20% scatta a decorrere dal 2015, sempre che la contrattazione collettiva non fissi un limite più favorevole.

Lavoratrici madri – Rafforzato il diritto di precedenza delle donne in congedo di maternità per le assunzioni. Ai fini del calcolo della durata minima di un contratto a tempo (sei mesi) per il riconoscimento del diritto di precedenza si calcolano ora anche i periodi di astensione obbligatoria. Il diritto di precedenza poi vale anche per le assunzioni a tempo determinato.

Apprendistato – Ridotti gli obblighi relativi alla stabilizzazione degli apprendisti: valgono solo per le imprese oltre i 50 addetti. Il tetto è sempre del 20%. Formazione – E’ la Regione a dover comunicare al datore di lavoro, entro 45 giorni, le modalità dell’offerta formativa pubblica. Potranno partecipare anche le imprese e le loro associazioni.

Piano formativo – Arrivano modalità semplificate di redazione del piano formativo individuale sulla base di moduli e formulari stabiliti dalla contrattazione collettiva o dagli enti bilaterali. Stagionali – E’ introdotta la possibilità di utilizzare l’apprendistato per attività stagionali.

Durc – E’ prevista la semplificazione dell’attuale  sistema di adempimenti, richiesti alle imprese per l’acquisizione del  Documento unico di regolarità contributiva. In particolare, si  prevede che la verifica della regolarità contributiva avvenga in  tempo reale, con modalità esclusivamente telematiche.

Contratti di solidarietà – Triplicano i fondi (15 milioni). Fissata al 35% la riduzione della contribuzione previdenziale con riduzione dell’orario oltre il 20%.

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