Presenza di truppe russe ai confini ucraini. L’ex premier smentisce la sua intercettazione diffusa dai media russi
Riunito all’Aja su iniziativa di Obama, il G7 ha sospeso la Russia dal gruppo dei grandi e ha cancellato il G8 in programma a Sochi. Il vertice ha condannato come illegale l’annessione della Crimea da parte della Russia e minacciato Putin di sanzioni più dure. Mosca, però, attraverso Dmitri Peskov, portavoce del presidente Vladimir Putin, ha assicurato di «essere interessata a mantenere i contatti con i Paesi del G8, anche al più alto livello». Peskov ha anche aggiunto che i Paesi del G8 non hanno notificato alla Russia l’intenzione di rimandare o cancellare eventi bilaterali già concordati.
Timoshenko choc: «Sparerei a Putin». Ma lei smentisce
L’ex premier ucraina Iulia Timoshenko si sarebbe detta «pronta a prendere in mano un mitra e sparare in fronte a questo mascalzone» (con riferimento a Putin) in una telefonata con il deputato del partito (filorusso) delle Regioni Nestor Shufrich, intercettata e pubblicata su internet, ma che secondo ‘Iulia’ sarebbe stata in parte manipolata. «La situazione sta andando oltre ogni limite. Bisogna prendere le armi in mano e andare a far fuori questi dannati ‘kazap’ (vecchio termine ucraino molto spregiativo per definire i russi, ndr) insieme con il loro capo», dice la voce femminile attribuita a ‘Iulia’ nella telefonata resa nota dai media russi, a partire da quelli pubblici. «Userò tutte le mie relazioni, farò sollevare tutto il mondo perché di questa Russia non resti neppure un campo bruciato», aggiunge la stessa voce. Sul suo account Twitter, la Timoshenko ha confermato che «la conversazione ha avuto luogo», ma ha precisato che il passaggio sugli 8 milioni di russi in Ucraina è un montaggio. Infatti ho detto che i russi in Ucraina sono ucraini. «Hello Fsb» (i servizi segreti russi, ndr), conclude, scusandosi per il linguaggio «osceno».
Obama: la Russia agisca in modo responsabile
«Siamo preoccupati che possano esserci “ulteriori violazioni da parte della Russia in Ucraina”. Sta a Mosca agire in modo responsabile dimostrandosi disponibile a rispettare le norme internazionali: se non lo farà dovrà aspettarsi costi ulteriori». Così il presidente Usa Barack Obama parlando all’Aja degli sviluppi in Ucraina. Il presidente ha quindi aggiunto che se la Russia “andrà oltre” sono pronte sanzioni settoriali che possono colpire l’energia, la finanza ed il commercio. «Ogni alleato della Nato ha la rassicurazione che tutti noi, inclusi gli Stati Uniti, ribadiamo pieno sostegno al concetto di difesa collettiva previsto dall’art.5 del Patto Atlantico – ha detto ancora Obama – Ci sono momenti in cui l’azione militare può essere giustificata».
L’allarme della Nato
Ma la situazione in Ucraina continua a preoccupare. L’ultimo allarme in ordine di tempo è quello lanciato dalla Nato, che si dice “molto preoccupata” per il rafforzamento della presenza militare russa alla frontiera con Kiev. “Come Nato – ha sottolineato il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Anders Fogh Rasmussen, – siamo concentrati per fornire un deterrente ed una difesa effettivi e tutti gli alleati della Nato possono essere sicuri della nostra determinazione a fornire una difesa efficace e abbiamo tutti i piani” per farlo. Inoltre, ha concluso, “siamo discutendo con l’Ucraina come possiamo rafforzare il nostro sostegno” a Kiev.
Cambio al vertice a Kiev
Intanto, il Parlamento di Kiev ha accettato le dimissioni dell’ammiraglio Igor Teniukh da ministro della Difesa e ha eletto al suo posto il generale Mikhail Koval, supportato dal presidente Oleksandr Turcinov.