Perchè Bersani all’indomani del risultato elettorale non ha scelto l’autostrada del Governissimo e ha preso la strada sterrata (trazzera) e tortuosa per formare un governo del Cambiamento? Bersani è un ostinato indirizzato verso il fallimento politico personale e del PD ? o è un Bersani che, rotto il morso delle redini, che gli hanno fatto perdere le elezioni già vinte, e ha una gran voglia di liberarsi in un sol colpo (facendo un gioco pericoloso) degli oppositori interni (Renzi, Franceschini ,Letta etc.) ed esterni al PD (Berlusconi in primis) ? E’ una battaglia solitaria quella di Bersani, ce la farà? Esaminiamo i fatti.
Berlusconi, in queste settimane, ha fatto lavorare i suoi (sottobanco) e gli altri nel campo avverso (vedi Renzi e le sue truppe), nel cercare con manovre sempre più stringenti di portare alle strette Bersani, ad acconsentire ad un colloquio fra i due, per uscire dall ‘empasse in cui ci troviamo.
Perché se una parte del Pd già da tempo spingeva per trovare un accordo su un governo di larghe intese, oggi questa posizione è sempre più esplicita.
Berlusconi non è il diavolo e un dialogo con il Pdl è necessario. Enrico Letta, un uomo fedele al suo segretario, ha seguito la linea di Bersani, ma negli ultimi tempi l’ha sentita sempre meno sua, tanto da aver aumentato i contatti con la ‘sponda opposta’. Dello stesso parere anche Franceschini, Veltroni e D’Alema.
Matteo Renzi,(quello della cena ad Arcore), punta ad essere il leader del Pd nella prossima campagna elettorale. Il voto sarà probabilmente in autunno, di fare un nuovo congresso non ci sarà tempo, al novanta per cento si faranno le primarie (sempre che passi la deroga alla regola dello statuto Pd che dice che il candidato premier è il segretario) e Renzi sta già scaldando i motori.
E Bersani che, si dice, disponibile a fare un passo indietro se questo servisse ad accelerare il cambiamento che fà? vince le elezioni (anche se per poco), e in un colpo solo perde leadership, possibilità di formare un governo (anche se di minoranza) e di decidere il prossimo Presidente della Repubblica e gestire le prossime elezioni?
Questi fatti ci sembrano utili a capire che tutti vogliono il suicidio di Bersani e del PD, e in tempi di suicidi di massa, non ce la sentiamo di affermare che Bersani sia sull’orlo di un suicidio: anzi pensiamo che, se questi piccoli o grandi fatti che abbiamo esposto sono chiari nella testa di Bersani, lo vedremo lottare come un leone per evitare tutto quello che gli sta per crollare addosso, e per la legge del contrappasso pensiamo che passerà all’omicidio politico di Berlusconi, che in cambio chiederebbe soltanto la grazia di essere lasciato in vita (anzi senatore a vita) per essere salvato dai suoi processi.
Una occasione come questa, per eliminare definitivamente Berlusconi dalla scena politica italiana, quando gli si presenterà?: o ora o mai più. Bersani non è un fesso. Ha capito che è finita un’epoca e che il sistema è crollato: o si cambia o si muore, o si ritorna ai popoli o i popoli li travolgeranno.
Berlusconi per salvare se stesso è disposto a sacrificare tutto un popolo, noi speriamo che si ravvedano ed evitino una guerra civile in Italia: di troppa povertà si muore, di mancanza di lavoro si muore, di politica assente si muore, di mancata partecipazione si muore, di mancanza di libertà si muore. Bersani, nel momento delle difficoltà maggiori, deve trovare il coraggio di lottare per le sue idee, saltare il fosso e uscire dalle tante trappole, che il loro stesso sistema ha posto per i guitti della politica, e se le sue scelte vanno nella direzione del cambiamento, potrebbe creare per sè e per gli italiani, un percorso di vita nuova. Cambiare si può, basta volerlo.