Dopo l’ennesimo pareggio con il Pescara, racimolato in quei 10 minuti finali della partita, in cui si sono visti alcuni giocatori giocare finalmente con la baionetta in bocca, cioè con quel sano agonismo che serve alle squadre carenti tecnicamente e che lottano per non retrocedere, il Presidente Zamparini viene contestato pesantemente dai tifosi palermitani con striscioni e cori. I tifosi del Palermo calcio anche in passato hanno fatto sentire la loro voce in qualche momento difficile della società, ma mai avevano contestato cosi fortemente il loro Presidente: anzi gli hanno perdonato sempre tutto perchè in fondo -dicevano i tifosi- Zamparini ci ha riportato nel calcio che conta, senza Zamparini torneremo nell’anonimato dei campionati inferiori.
A questo amore sviscerato dei tifosi si è sostituito l’odio per un Presidente che, dalla famosa finale di Coppa Italia contro la blasonata Inter a Roma, ha fatto scelte gestionali incomprensibili ai più, iniziando una pulizia etnica in seno alla società con l’allontanamento di Delio Rossi , la vendita dei pezzi più pregiati del suo parco giocatori e lo sfoltimento generalizzato, dando l’impressione agli osservatori più qualificati del settore calcio, che Zamparini stesse mollando il Palermo per iniziare nuove avventure nel mondo del calcio.
L’acquisto della Triestina calcio era un altro segnale che presagiva l’allontanamento del presidente definitivamente da Palermo. Il campionato disastroso dell’anno scorso, che vede un Palermo salvarsi per il rotto della cuffia , un riassetto societario: vedi l’arrivo di Perinetti e Sannino con una campagna acquisti e vendite, che sembra fare i saldi di fine stagione; la susseguente cacciata di Sannino e Perinetti; il susseguente allontanamento di Perinetti e Sannino, sostituito da Gasperini alla guida tecnica e il successivo arrivo di Lo Monaco, che prende il posto di Perinetti , e entra in società con una piccola quota sostituendo in molti ruoli lo stesso presidente.
Tutto questo schizofrenico movimentismo ha partorito il topolino di un ultimo posto in classifica con moltissime probabilità di retrocessione. Le contestazioni era presumibile che arrivassero: i mugugni a denti stretti si sono trasformati in cori , urla, pedate e sputi allo stadio, fuori dallo stadio e perfino a stretto contatto col Presidente.
Il presidente risponde alle contestazioni: «Dopo 10 anni di amore per questa città pensavo di essere conosciuto. Non ho mai fatto il calcio per interesse. È vero che è facile salire sul carro dei vincitori e tirare sassi ai perdenti: ma io non sono un perdente».«Voglio che il Palermo si salvi e ha l’80% possibilità secondo me – prosegue – Se non si salvasse risalirebbe in fretta. Voi non aiutate la squadra a restare in serie A con il vostro atteggiamento negativo. La squadra ha bisogno di amore e qualcuno semina odio. Questo può portare alla serie B. Lo Monaco non tornerà a Palermo». Il presidente ha ribadito di avere già contatti per far confluire nuovi fondi in società. «Il fondo arabo che già ha da un anno i contatti con me mi ha confermato la sua volontà di ingresso in società – spiega – se il Palermo resterà in serie A, ma solo con il riferimento dell’imprenditore Zamparini. Questi sono fatti che tanti di voi non meritano. Questi fatti per quelli di voi negativi sono ‘invenzionì. Io non sono un’invenzione. Ho 72 anni. Onestà, serietà, trasparenza, amore sono sempre stati i miei valori: vedete di meritarli!».
Presidente comprendiamo tutta la sua amarezza per queste manifestazioni di insofferenza di parte dei suoi tifosi: sono quelli che la amano di più Lei e il Palermo, che magari sono più esasperati, ma anche i più affezionati alle sorti del Palermo e a questi rivolgiamo un accorato appello a continuare ad amare il Palermo e il suo presidente, che con la sua presenza vicino alla squadra dimostra di aver capito che ha commesso degli errori ed è pronto a ricorrere ai ripari.Insieme, Tutti insieme possiamo farcela e agli altri diciamo di tornare allo stadio a far sentire il proprio calore ai giocatori,all’allenatore Malesani e al Nostro Presidente,che è pur egli un uomo e come tutti gli uomini può commettere errori. Forza Palermo sempre.