Lavoro, cosa cambia con le nuove norme del Governo

lavoro ministroDall’apprendistato ai contratti a termine, dalla flessibilità alle proroghe: la rivoluzione del lavoro

Cambiano da oggi le regole per i contratti a termine e viene superata di fatto la legge Fornero. Si estende da 12 a 36 mesi la durata del contratto di lavoro a tempo determinato senza causale, ossia il motivo dell’assunzione, sono possibili fino a otto proroghe entro tre anni senza pause. Non più quindi rinnovo per una sola volta come in passato, con obbligo di causale, ma tutto questo a patto che ci si riferisca alla stessa attività lavorativa. Da oggi dunque saranno più difficili le cause di lavoro e inoltre, se i datori di lavoro possono senza motivazione assumere a tempo un lavoratore, aprendo e chiudendo il suo contratto con facilità, di fatto si stanno liberalizzando i rapporti di lavoro. Altra regola fissata dal governo è che il numero totale dei contratti senza causale arrivi al limite del 20% dell’organico complessivo.

lavoratore meccanicoTra le novità il rifinanziamento dei contratti di solidarietà

Nel decreto spunta a sorpresa anche il rifinanziamento del Fondo Nazionale per i contratti di solidarietà, con un nuovo limite di spesa massimo fissato in 15 milioni di euro dal 2014. Il tema è stato sollevato dalla vicenda Electrolux.Le aziende in crisi che ricorreranno a questa forma, come alternativa ad altri ammortizzatori sociali, avranno uno sgravio contributivo; un futuro decreto del ministero dell’Economia fisserà i criteri per individuare i datori di lavoro beneficiari del bonus.

La nuova forma dell’apprendistato
Altro punto nodale del decreto è quello riguardante l’apprendistato, di fatto diventa facoltativa la formazione e viene soppresso l’obbligo di stabilizzare i vecchi apprendisti prima di prenderne altri. Si prevede ricorso alla forma scritta per il solo contratto e patto di prova e non, come in precedenza, anche per il relativo piano formativo individuale.

INCONTRO EURISPES SUL TEMA LAVOROPer Stefano Fassina il decreto è peggiorativo:
«Il decreto Lavoro non va, perché aumenta moltissimo la precarietà e diminuisce i posti di lavoro». Lo ha detto Il deputato PD Stefano Fassina, a proposito del decreto legge sul lavoro in vigore da oggi. «Noi – spiega l’ex viceministro all’Economia – faremo emendamenti e speriamo che il Governo sia disponibile. Credo che nel gruppo Pd ci sia attenzione su questo tema, perché è un intervento più grave dell’eliminazione dell’articolo 18.

federica guidiPlauso del Ministro dello Sviluppo Economico:
«Credo che quanto fatto dal ministro Poletti sia il primo importante passo per risolvere una situazione troppo rigida, cristallizzata e sedimentata, e i dati lo confermavano. Così com’era non funzionava: questo è un modo per semplificare, per facilitare l’incontro delle esigenze di domanda e offerta di lavoro. Considerando che le imprese oggi stanno vivendo una situazione di incertezza e di instabilità, credo si debba dotare il sistema del lavoro con strumenti compatibili con il mondo che stiamo vivendo». Lo ha detto  il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi.

 

Lascia un commento