Abbiamo visto e sentito le ultime uscite di Renzi sulla stampa e sui media compiacenti dopo la Botta delle recenti elezioni regionali e soprattutto delle comunali in alcune città capoluogo.
Invece di analizzare le ragioni di una sconfitta cocente Renzi se la prende con la sua minoranza interna, si lancia in una sfida all’OK Corral sulla buona scuola, quasi a volersi vendicare sugli operatori scolastici, che non contenti della sua riforma gli hanno voltato le spalle e il consenso nelle urne, minacciando il rinvio di un anno alle assunzioni delle 100 mila unità promesse, se non si eliminano tutti gli emendamenti presentati in Senato sulla riforma in discussione; poi ha parlato di rottamare se stesso (Renzi 2, troppo disponibile a far parlare tutti e non ascoltare nessuno) e tornare al Renzi 1(tipo killeraggio di Letta, cinico e beffardo con i suoi contrari interni al PD): invece di parlare dei suoi flop a livello europeo (la questione immigrati è ben lontana da una soluzione efficace e condivisa in Europa, il treno della economia che stenta a ripartire, la povertà galoppante etc) ci hanno portato a considerare Renzi affetto dal Disturbo bipolare.
Da dizionario di medicina: “Il disturbo bipolare o maniaco-depressivo colpisce circa 1 persona su 100 ed è una malattia seria che se non trattata adeguatamente, può causare gravi sofferenze e risultare anche molto invalidante.
Si tratta di un disturbo caratterizzato da gravi alterazioni dell’umore, e quindi delle emozioni, dei pensieri e dei comportamenti. Chi ne soffre può essere al settimo cielo in un periodo e alla disperazione in un altro senza alcuna ragione apparente, passando dal paradiso della fase maniacale o ipomaniacale( vedi Renzi dopo le elezioni europee) all’inferno della fase depressiva anche più volte durante la vita ( vedi il momento attuale).”
Durante le fasi di eccitamento Renzi presenta disinibizione eccessiva e, in genere, comportamenti socialmente inappropriati. Si sente particolarmente euforico, con la sensazione di avere enormi potenzialità personali: tutto gli appare possibile e fattibile, tanto che spesso commette azioni impulsive anche pericolose per se stesso o per gli altri o intraprende azioni avventate. La sensazione di avere enormi potenzialità personali può accentuarsi fino a divenire delirio di onnipotenza. Il Renzi in queste fasi non riesce a portare a termine alcun progetto. Ha una grande energia, tanto da non sentire il bisogno di mangiare né dormire; il comportamento ci sembra disorganizzato e inconcludente, con azioni senza alcuna direzione apparente: non fa in tempo ad iniziare un’attività, che la lascia a metà per passare ad altro; fa più cose contemporaneamente senza completarne alcuna. I pensieri vanno così veloci che è difficile star loro dietro, così come le parole; non smette un attimo di parlare ed è sorprendentemente disinibito.
In questi momenti Renzi ha la sensazione di aver subito una ingiustizia (non si spiega come gli elettori gli abbiano voltato le spalle e negato il consenso) e quindi mostra grande irritabilità, rabbiosità e intolleranza, accompagnate da un comportamento aggressivo, con scarsa capacità di valutare le conseguenze delle proprie azioni.
“Il disturbo bipolare ha un decorso cronico. In tutti i casi può comportare gravi danni, perché chi ne soffre con il suo comportamento può rovinarsi relazioni importanti, spendere tutte le sue energie in qualcosa che gli sembra un ottimo affare e poi si rivela un fallimento o in qualcosa che gli appare in quel momento assolutamente indispensabile, o fare incidenti stradali per l’alta velocità o per essere passato con il rosso. E così via.”