Di sondaggi se ne leggono tanti in questi giorni di campagna elettorale. Ma ce n’è uno che circola in ambienti di sinistra e che resta rigorosamente top secret secondo il quale, considerando l’elevato numero di indecisi, potenzialmente il Movimento 5 Stelle potrebbe essere il primo partito il 25 maggio. Nel dettaglio, Grillo e il Pd di Matteo Renzi sarebbero testa a testa: rispettivamente tra il 27 e il 29% e tra il 28 e il 30%. M5S molto forte soprattutto al Sud. Si conferma la debolezza di Forza Italia, data al momento tra il 16 e il 18%.
Quarto partito sarebbe, stando a questa rilevazione segreta, la Lega Nord di Matteo Salvini, che si attesterebbe tra il 5,5 e il 6,5%. Male l’alleanza tra Ncd e Udc, ferma tra il 4 e il 5%. A cavallo dello sbarramento, tra il 3,5 e il 4,5%, sia Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale sia la Lista Tsipras. Attorno al 2% e completamente fuori dai giochi Scelta Europea.
Di ufficiale non c’è nulla. Ma I Palazzi della politica sono scossi da un sondaggio segretissimo commissionato dal Partito Democratico sul voto del prossimo 25 maggio. I dati sono a dir poco sconvolgenti. Stando a questa rilevazione, infatti, il Movimento 5 Stelle sarebbe al momento il primo partito con una percentuale superiore al 27. E il Pd? Le stime top secret assegnano al partito del premier Renzi un valore nettamente inferiore al 30%: tra il 26 e il 27%. Di fatto, quindi, alle Europee si profilerebbe un testa a testa con Beppe Grillo. Una sfida che vedrebbe al momento leggermente avvantaggiato il movimento pentastellato.
Forza Italia sarebbe attorno al 20%, quindi meglio rispetto alle rilevazioni ‘ufficiali’. Confermato il balzo della Lega Nord, ampiamente sopra il 5% e vicino al 6. Stessa percentuale anche per il duo Alfano-Casini, ovvero l’alleanza Ncd-Udc. Appena sotto, attorno al 5%, la Lista Tsipras, che, soprattutto al Sud, avrebbe eroso consensi al Pd. Attorno al 4% e quindi vicino allo sbarramento per ottenere europarlamentari Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale. Nettamente sotto la soglia, attorno al 2%, Scelta per l’Europa (ex Monti).