Allarme terrorismo: a Bruxelles summit tra i ministri degli Esteri

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Mogherini: «Non è un problema fra Europa e Islam». Gentiloni: «Occorre equilibrio tra privacy e sicurezza»

A Fiumicino tensione per un pakistano con passaporto falso

Per affrontare l’emergenza del terrorismo all’Europa serve «rafforzare la cooperazione sia all’interno, con uno scambio di informazioni fra paesi e il lavoro comune dei ministri degli Esteri e di quelli degli Interni, sia all’esterno, con la collaborazione con i paesi del mondo arabo». A dirlo, poco prima del Consiglio esteri che vedrà riuniti i vari ministri dell’Unione europea, è il capo della diplomazia Ue Federica Mogherini, che proprio in quest’ottica ha invitato a Bruxelles il segretario generale della Lega Araba Nabil El Araby. «Discuteremo proprio di come aumentare il livello della cooperazione nell’antiterrorismo con i partner della regione», ha detto Mogherini, ribadendo anche che «questo non è un problema fra l’Europa, o l’Occidente, e l’Islam: spesso il terrorismo colpisce i musulmani». Ciò che serve, ha aggiunto, è «dialogo e piena responsabilità di quello che facciamo e diciamo, di rispetto: è una priorità per l’Unione Europea, e trovare un equilibrio fra libertà e rispetto è anche un dilemma filosofico che però ora dobbiamo affrontare con attenzione visto quanto sta succedendo in questi giorni».

gentiloni min esteriGentiloni: «Occorre equilibrio tra privacy e sicurezza»
Parole simili a quelle del ministro degli Esteri italiano Gentiloni, secondo cui l’impegno europeo per affrontare, assieme ai partner del mondo arabo, l’emergenza terrorismo deve essere «un impegno dal punto di vista politico culturale, oltre che sul piano militare in cui molti paesi europei sono già impegnati». La risposta, ha detto, deve essere unita e anche in collaborazione con i partner del mondo arabo, con uno scambio «di informazioni e intelligence» e trovando un equilibrio delicato tra privacy e sicurezza.

Orlando: «Rafforzare strumenti prevenzione e repressione»
Nelle stesse ore, il ministro della Giustizia Orlando, parlando alla Camera, ha detto che «la crescente minaccia del terrorismo pone obbligo di unrafforzamento degli strumenti di prevenzione e repressione» ed è «ineludibile introdurre nuove misure per rendere selettivi e stringenti i controlli sui materiali che potrebbero essere usati per attentati e sulle misure contro gli stranieri combattenti». «Dalla fine di dicembre abbiamo espulso 9 soggetti: 5 tunisini, un turco, un egiziano, un marocchino e un pachistano». Sono state le parole che proprio ieri il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha riferito nel fornire le cifre delle attività di indagine. «Avevo detto che avremmo avvitato ulteriormente i bulloni del meccanismo di espulsioni e lo abbiamo fatto prima» dei fatti di Parigi, ha aggiunto. Sono «soggetti con permessi di soggiorno per lunga residenza», ha spiegato, «la mia attività in questa direzione non si ferma e sulle espulsioni continueremo ad essere durissimi». «Ci saranno presto altre espulsioni, ma su questo manteniamo il riserbo, non dobbiamo dare vantaggi a nessuno».

terrorismo airport romaFiumicino, rilasciato pachistano fermato ieri con passaporto falso.
Il pakistano sorpreso ieri con un passaporto falso mentre era in partenza da Fiumicino su un volo per Londra é stato rilasciato e denunciato per possesso di documenti falsi. L’uomo aveva richiesto in passato asilo politico in Italia. È quanto si è appreso da fonti di polizia e la richiesta risalirebbe allo scorso anno. Ieri l’uomo era già a bordo dell’aereo Easyjet in partenza da Roma Fiumicino per Londra alle 12.35 quando, a pochi minuti dal decollo, sono scattati ulteriori controlli sul documento che l’uomo aveva esibito all’imbarco. Si é scoperto così che il passaporto pakistano presentato dal passeggero era falso.

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