Inps, Boeri sotto attacco per le buste arancioni.

Inps, Boeri sotto attacco per le buste arancioni.

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Il presidente dell’Inps Tito Boeri , in un’intervista a Sky, aveva adombrato il sospetto che il mancato finanziamento da parte del Parlamento dell’operazione buste arancioni potesse essere letto come una conseguenza alla sua posizione sui vitalizi erogati ai parlamentari. Apriti cielo e scoppiano malumori dentro il PD e addirittura Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia, parla di atto intimidatorio rispetto al Parlamento e convince il presidente della Camera, Laura Boldrini a comunicare per iscritto al premier n per stigmatizzare le parole del presidente dell’Inps e questa ben volentieri aderisce alla richiesta.

La casta e casta e vasirispettata,…

Il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, che cura anche i Rapporti con il Parlamento, secondo quanto si apprende, ha subito assicurato che sarà cura del Governo chiarire che tale dubbio è infondato ma ha anche precisato che il governo non ha potere di censura.

La polemica ha, però, riacceso i malumori verso il presidente dell’Inps che secondo una parte del Pd sta andando oltre il suo ruolo e dovrebbe anche smetterla di proporre, per mezzo stampa, riforme delle pensioni diverse da quelle già presentate in Parlamento. Se proprio vuole farlo, almeno le faccia nelle sedi opportune, dicono esponenti della minoranza dem che hanno sempre mal visto le ingerenze di Boeri.  Solo Matteo Richetti difende, invece, le dichiarazioni sulla bocciatura del provvedimento sulle ‘buste arancioni’ da parte di Boeri, e considera un bene che finalmente in questo Paese ci sia qualcuno che, nell’autorevolezza del suo ruolo, pone il tema della sostenibilità, mentre secondo altri dem non quella bocciatura è dipesa soltanto dalla mancanza di coperture finanziarie.

Il nostro Paese ha bisogno di trasparenza e verità e invece con la scusa della mancanza di risorse si ostacolano tutti i processi che possono portare a conoscenza di verità scomode alla casta ma chiarificatrici per i cittadini interessati al proprio futuro pensionistico.

Noi consideriamo questa polemica sterile e strumentale, che mette sempre più in evidenza, l’irresponsabilità di una classe dirigente, inefficace e mediocre, che vuole sopravvivere a se stessa, nascondendo verità ormai palesi anche ai più ignoranti dei cittadini. Sprechi da un lato e mancanza di risorse dall’altra, faranno precipitare il paese nel caos e nel disordine sociale; privilegi come diritti acquisiti per la casta e dall’altro tagli di diritti e servizi essenziali per tutti gli altri non ci sembra il miglior modo di creare situazioni di stabilità e sicurezza sociale.

Il sistema crolla a pezzi ed ancora si cerca di girare la faccia da un’altra parte: come dire occhio che non vede cuore che no duole. Questo paese non è da riformare, è da rifondare; diversamente non esiste già più. La cappa di ipocrisia politica che tutto copre e nasconde non servirà ancora a lungo. Ben vengano i Boeri, che almeno seminano il dubbio che le cose potrebbero cambiare, e forse non si vogliono cambiare.

 

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