Il prezzo del petrolio continua a scendere, quello della benzina no.
Nel 2008 il Brent era al massimo storico di 146,30 dollari al barile, mentre oggi è crollato sotto i 35 dollari e molti analisti ritengono che possa calare fin sotto i 30.
Sempre otto anni fa, però, la benzina costava mediamente a 1,3287 euro al litro e il gasolio 0,5665 euro. Ieri invece – in base all’elaborazione di Quotidiano Energia – il prezzo medio nazionale in modalità self della verde oscillava tra 1,428 e 1,491 euro al litro e quello del diesel tra 1,237 e 1,291 euro al litro. Insomma, quando il petrolio era quattro volte più caro di oggi, la benzina era arrivata a costare meno. Com’è possibile?
La mancata correlazione diretta fra il costo del greggio e quello dei carburanti si spiega in diversi modi. Innanzitutto, bisogna tener conto del cambio euro-dollaro, che nel 2008 si è attestava a 1,43 mentre oggi è a 1,09. Poiché il petrolio si compra in dollari e i carburanti si vendono in euro, l’indebolimento della moneta unica è andato a svantaggio dei venditori, che per mantenere i propri margini di guadagno hanno ritoccato al rialzo i prezzi alla pompa.
Un altro fattore decisivo da tenere presente è la composizione dei prezzi. A ben vedere, il costo del greggio incide per meno di un terzo sul prezzo finale dei carburanti: nel 2008, su un litro di benzina, le imposte (accise + Iva) pesavano per 76,14 centesimi, pari al 57,3% del prezzo finale; oggi, invece, le imposte sono aumentate a 98,6 centesimi al litro, pari al 69% del costo complessivo. Ciò significa che, se negli ultimi anni la tassazione fosse rimasta invariata, oggi la benzina costerebbe mediamente 1,22-1,23 euro. Eppure, anche se così fosse, il calo del prezzo della verde non sarebbe comunque proporzionato al crollo verticale delle quotazioni del petrolio (-7,5% contro -40%, tenendo conto anche dell’effetto cambio).
Ad oggi, 1,5 euro circa per un litro di benzina è un prezzo alto. Suggerirei agli automobilisti che s’imbattono in questi prezzi di rivolgersi a un altro distributore. Girando un po’, si possono trovare infatti prezzi che viaggiano intorno a 1,35 euro. E ora, visto l’andamento del Brent e del Wti, scenderanno ulteriormente, perché le oscillazioni del prezzo della benzina a volte seguono con più lentezza gli andamenti del costo della materia prima. Fino ad ora il gasolio è calato molto, mentre la benzina un po’ meno perché per far andare avanti le automobili non si usa il petrolio, ma i suoi derivati il cui prezzo segue delle dinamiche un po’ diverse rispetto a quello del greggio. Insomma, consiglierei agli automobilisti italiani di attendere qualche giorno per fare il pieno. Chi ha auto diesel, stia attento perché può trovare in giro il gasolio a meno di 1,2 euro per litro. Chi fa benzina, invece, a 1,35 euro, un livello che inizia a esser buono.