La bozza della manovra è suddivisa in 47 articoli per un totale di 123 pagine. Fra i punti centrali Tfr e ecobonus:
–Si al Tfr in busta paga dal primo marzo 2015. Nessuna riduzione fiscale per il Tfr che verrà liquidato in busta paga: potrà essere erogato mensilmente dal primo gennaio e la richiesta, se fatta, sarà irrevocabile fino al 2018. L’importo sarà assoggettato a tassazione ordinaria. La norma scatterà per le retribuzioni dal primo marzo 2015 al 30 giugno 2018. Esclusi dalla possibilità i lavoratori pubblici,domestici e agricoli. Bisogna lavorare da almeno 6 mesi al 30 giugno 2018.
–C’è la conferma dell’ecobonus e del bonus ristrutturazioni. Il primo è al 65%, valido anche per i condomini, il secondo al 50% ed entrambi sono rinnovati fino a dicembre 2015
–Duecento milioni di euro dal 2015 per le scuole non statali. La legge di stabilità, inoltre, incrementa di 150 milioni di euro il fondo per il finanziamento ordinario delle università.
–Un miliardo nel 2015 al Fondo Buona scuola.
-Magistrati, avvocati e procuratori dello Stato, personale militare e delle Forze di polizia e diplomatici sono esclusi dal blocco degli scatti contrattuali previsto nella legge di stabilità.
-Istituito presso il Tesoro il Fondo Famiglia, che avrà una dotazione di 500 milioni di euro all’anno e decorrerà dal 2015. Sarà finalizzato al finanziamento di interventi a favore delle famiglie, anche attraverso misure di carattere fiscale.
–Aumento di 2 miliardi del Fondo sanitario nazionale, che passerà a circa 112 miliardi nel 2015, così come sottoscritto da Regioni e governo nel Patto per la Salute, «salvo eventuali rideterminazioni» in attuazione del dl Irpef.
– Nasce la clausola taglia sanità, che sarà applicata se le Regioni non troveranno un accordo per ripartire i 4 miliardi di spending review a loro carico. Senza intesa, interverrà il governo «considerando anche le risorse destinate al finanziamento corrente del Servizio sanitario nazionale».