Il presidente della Repubblica non fa mistero della sua intenzione di concludere in tempi brevi il suo secondo mandato. La data nella sua mente è già ben definita: la fine dell’anno, allo spirare del semestre italiano di presidenza dell’Unione europea.
È un percorso di cui si mormora da tempo nei palazzi della politica romana e adesso c’è anche la certezza che la decisione del presidente è presa. Tuttavia lo stato d’animo del presidente non è quello con cui, fino a qualche mese fa, egli guardava alla conclusione del suo incarico. Aveva sperato a lungo di legare questa scadenza al successo delle riforme istituzionali e della legge elettorale.