Terrore a Parigi di matrice islamica

parigi assalto islamico 1Attacco di matrice islamica a colpi di kalashnikov alla sede del settimanale satirico Charlie Hebdo: 12 morti e diversi feriti.

È di 12 morti il bilancio dell’attacco di ieri mattina  alla sede del settimanale satirico Charlie Hebdo, sul boulevard Richard-Lenoir, nel pieno centro di Parigi. Il giornale era finito più volte nel mirino degli integralisti islamici per aver irriso la figura del Profeta Maometto. 
Tra le vittime dell’attentato anche il direttore del giornale e vignettista Charb (Stephane Charbonnier), più volte finito nel mirino degli integralisti islamici per aver irriso la figura del Profeta Maometto. Nell’attacco sono rimasti uccisi anche altri tre noti vignettisti, Cabu, Georges Wolinski, molto famoso anche in Italia, e il suo collega Tignous oltre a due agenti di polizia.
Stando alle prime ricostruzioni e alle parole dei poliziotti accorsi sul luogo della strage, si sarebbe trattato di un commando composto da tre uomini incappucciati e vestiti di nero, che sarebbero entrati nella redazione e avrebbero cominciato a sparare con kalashnikov urlando «Allah Akbar». «Parlavano perfettamente francese» racconta Coco, una vignettista presente all’attacco «hanno rivendicato di essere di al Qaida». 

Dopo l’attacco due degli attentatori sono poi riusciti a fuggire aggredendo un automobilista e impossessandosi della sua auto. La polizia ha organizzato posti di blocco in tutta Parigi, mentre in Francia l’allerta attentati è salita al livello massimo: polizia e gendarmi sono stati schierati davanti a scuole, edifici pubblici e redazioni di giornali. Allerta anche in Italia, con il ministro dell’Interno Alfano che ha convocato il comitato antiterrorismo.
Il presidente Francois Hollande si è recato sul luogo della strage esprimendo cordoglio per le vittime: «È un attacco contro la libertà». Hollande ha parlato di «un attentato terroristico: non c’è alcun dubbio». Messaggi di condanna sono arrivati da tutti i governi. La Casa Bianca ha offerto il suo supporto per catturare i responsabili. Messaggi di condanna, tra gli altri, anche da Renzi, Gentiloni, Cameron e Juncker. Migliaia anche le testimonianze di affetto e solidarietà che in queste ore si diffondono sui social network.
L’attacco di oggi contro il settimanale satirico Charlie Hebdo è solo l’ultimo di una serie di attachi terrosristici di matrice islamica che recentemente hanno colpito l’occidente.

Alcuni giorni fa proprio in Francia, a Nantes, un uomo si era lanciato a folle velocità contro un mercatino natalizio, provocando un morto e oltre dieci feriti. Stando alle ricostruzioni della polizia il guidatore, che si è poi tolto la vita accoltellandosi, avrebbe urlato «Allah Akbar».

E lo scorso 17 dicembre a Sidney, in Australia, un uomo si era barricato all’interno di una cioccolateria, issando la bandiera nera dell’Isis e provocando la morte di due ostaggi.

Quello di ierii è l’attentato più grave e cruento commesso in Francia dal 1961, ai tempi della guerra di Algeria, quando un attentato dell’Oas anti-indipendenza provocò 28 morti.

 

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