Pil italiano migliora, ma Sud sempre più povero.

Secondo il Rapporto Svimez sull’economia del Mezzogiorno il Pil italiano nel 2015 dovrebbe aumentare dello 0,8 ma rimane il divario con il Nord.

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Nel 2015 il Pil italiano “dovrebbe crescere dello 0,8%, risultato del +1% del Centro-Nord e del timidissimo +0,1% del Sud. Se confermata, si tratta della prima variazione positiva di prodotto del Sud da sette anni a questa parte”. Sono queste le stime di Svimez, che spiega come la crescita sia trainata dall’andamento positivo dei consumi. Il Rapporto rivela, però, che il Mezzogiorno è “sempre più povero: il 62% dei cittadini guadagna al massimo il 40% del reddito medio”.
supermercato.2 jpgLa crisi non è ancora superata, ma l’ottimismo cresce. Secondo un’indagine di Acri-Ipsos effettuata in occasione della Giornata Mondiale del Risparmio, che si celebrerà domani, gli italiani percepiscono il 2025 come “l’anno della svolta”. Il 55% degli italiani, infatti, si ritiene soddisfatto e per la prima volta dopo quattro anni questo dato supera quello degli insoddisfatti: di ben 10 punti percentuali. «il numero dei soddisfatti della propria situazione economica supera quella degli insoddisfatti di dieci punti percentuali», commenta il presidente dell’Acri Giuseppe Guzzetti. Aumenta anche la fiducia verso il domani, con un italiano su tre che vede positivamente il futuro, contro il 27% di pessimisti. Bene anche il risparmio:  per il terzo anno consecutivo la quota degli italiani che negli ultimi dodici mesi hanno effettivamente risparmiato cresce di 4 punti percentuali, dal 33% al 37 per cento.

Mattone in ripresa
Dopo che dal 2006 la percentuale di coloro che lo vedevano come l’investimento ideale è scesa progressivamente fino ai minimi del 24% nel 2014, quest’anno è risalita di 5 punti, raggiungendo il valore del 29%. Secondo l’indagine Acri-Ipsos tuttavia chi ha risorse disponibili mantiene una forte preferenza per la liquidità: riguarda quasi 2 italiani su 3. Inoltre chi investe lo fa solo con una parte minoritaria dei propri risparmi.

Andamento positivo dei consumi
L’andamento positivo dei consumi nel 2015, continua Svimez, è stimato in +0,9% al Centro-Nord e +0,1% al Sud. Secondo il Rapporto 2015 sull’economia del Mezzogiorno, la crescita si rafforza anche nel 2016: “Il Pil italiano dovrebbe aumentare del +1,3% a sintesi di un +1,5% del Centro-Nord e di un +0,7% del Sud”. A concorrere positivamente, anche in questo caso, sarà l’andamento dei consumi finali, stimato “in +1,3% al Centro-Nord e +0,8% al Sud”.

Nel 2016 su anche investimenti fissi lordi
Nel 2016 dovrebbero crescere anche gli investimenti fissi lordi: “+2% il dato nazionale, quale risultato del +2,5% del Centro-Nord e dello 0,5% del Sud”. Se confermato, sottolinea Svimez, “anche in questo caso si interromperebbe la spirale negativa dell’andamento degli investimenti fissi lordi al Sud iniziata nel 2007. Nel 2015, infatti, gli investimenti fissi lordi restano divergenti: +1,5% al Centro-Nord e -1% al Sud (“anche per effetto della contrazione degli investimenti pubblici, -3%”). Dal 2008 al 2014 sono crollati del 38% al Sud e del 27% nel Centro-Nord.

lavoro offerteCrescono gli occupati
Sul fronte occupazionale, dice ancora Svimez, “sembra essersi determinata una decisa inversione di tendenza sul mercato del lavoro, che riguarda anche il Mezzogiorno”: nel II trimestre del 2015, rispetto allo stesso periodo del 2014, “gli occupati crescono al Sud di 120 mila unità (+2,1%) e di 60 mila unità nel Centro-Nord (+0,4%)”. Nel 2016, poi, “si prevede un aumento nazionale del +0,8%: +0,9% al Centro-Nord e +0,6% al Sud”. La ripresa, spiega Svimez, “riguarda tutte le regioni tranne la Calabria e interessa essenzialmente i settori agricolo e terziario”. Il tasso di disoccupazione, si legge ancora nel Rapporto, nel II trimestre del 2015 “flette leggermente scendendo a livello nazionale al 12,1%: la riduzione riguarda esclusivamente le regioni del Centro-Nord (-0,2 punti), mentre al Mezzogiorno resta al 20,2%”.
“Sud più povero del Nord”
Nonostante qualche segnale positivo, tuttavia, secondo Svimez il “Sud è sempre più povero: il 62% (dei cittadini, ndr) guadagna al massimo il 40% del reddito medio”. E ancora: “Per effetto della crisi la povertà assoluta in Italia negli ultimi anni è più che raddoppiata, sia al Sud che nel Centro-Nord: dal 2005 al 2008 i poveri assoluti non raggiungevano i 2 milioni, nel 2013-2014 si sono superati i 4″. In particolare, spiega il Rapporto, “la povertà assoluta sul totale della popolazione è passata dal 2008 al 2013 dal 2,7% al 5,6% nel Centro-Nord e dal 5,2% al 10,6% al Sud”. Nel 2014 la povertà assoluta “ha smesso di crescere nel Centro-Nord ed è leggermente diminuita nel Mezzogiorno”.

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