Pasqua con sorpresa. I tre nemici parenti.

Da tempo predichiamo e pratichiamo una azione tesa a produrre quel cambiamento rivoluzionario, che necessita nel ns. Paese e come tutti siamo arrabbiati e frustrati dalla situazione catastrofica in cui tutti i partiti , nessuno escluso ci hanno portato : la rivoluzione è in atto e quella di Grillo è senz’altro una rivoluzione di tipo ancora democratica, che in ogni caso sta comportando uno stallo politico : e la gente ha fame di tutto: democrazia, lavoro e libertà ; le ha chieste a gran voce papa francesco 4sotto i palchi di Grillo e per questo, che lo ha riempito di voti, e adesso le pretende da Grillo adesso e subito, il Paese non può più aspettare…

Siamo a Pasquetta, per questioni atmosferiche nemmeno la gita fuori porta abbiamo potuto fare, e poi non abbiamo nemmeno tanta voglia e grandi possibilità per andare in ferie…il nostro pensiero è troppo impegnato ad esaminare il caos politico in cui è caduto il Paese.

In questi ultimi due mesi abbiamo assistito al passaggio epocale da un Papa ad un altro, con un percorso ordinato e più semplice del previsto, in quanto Ratzinger con la decisione di dimettersi ha spiazzato tutti e prefigurato già un percorso rivoluzionario per la Chiesa, che aveva la necessità di ritrovare il suo percorso pastorale e di vicinanza agli ultimi, cedendo il posto ad un Bergoglio, che sta interpretando nel migliore dei modi il messaggio di Ratzinger, diventando il Papa povero per i poveri. La Chiesa in poco tempo è riuscita a dare una risposta al mondo cattolico e non, con gesti e parole, rivolte ai Potenti del mondo e ridando speranza agli ultimi.

Un messaggio chiaro e forte. Messaggio chiaro e forte che non riesce a dare la politica italiana. Infatti nello stesso periodo fra campagna elettorale e consultazioni post risultato elettorale, siamo ancora in uno stallo pauroso e caotico, senza un governo e, cosa ancora più grave, senza una rotta precisa da seguire per arrivare ad una soluzione. Alla vigilia di Pasqua Napolitano rompe il suo uovo di Pasqua e ci trova la sorpresa di un Governo Monti che può continuare il suo lavoro e gli affianca i suoi 10 saggi per mediare una soluzione politica, che i partiti non riescono a darsi.

buona pasquaUna sorpresa non gradita ai partiti ma soprattutto al Paese, che attende risposte reali, che l’ex Governo Monti non ha avuto nè la sensibilità nè la capacità di affrontare, e per questo bocciato dal Paese. Rimetterlo in pista da parte di Napolitano ci dà il segno ulteriore che il nostro Presidente non ha nemmeno lui il polso della febbre alta che scuote il Paese, e i pannicelli caldi che propone, con l’avallo dei partners europei, non sono la soluzione, ma semplicemente una messa in mora del Paese, in attesa di cosa non si è capito bene. Non abbiamo gradito la sorpresa nell’uovo di Napolitano, nè il modo nè la scelta degli uomini, nè le funzioni: in questa sorpresa c’è di tutto: golpe, sovranità perduta, democrazia perduta, fine della politica.

I partiti, rinchiusi nei loro rispettivi canili, digrignano i denti azzannando le sbarre delle gabbie in cui si sono rinchiusi da soli: si sono incaprettati e più tentano di liberarsi dal nodo scorsoio più si soffocano. Sono vittime di loro stessi :

silvi berlusconi foto facebookPDL vittima del suo stesso leader Berlusconi, che si muove solo in funzione di risolvere i suoi problemi giudiziari personali e in questo momento si alleerebbe col suo peggior nemico, pur di raggiungere il suo obiettivo, e in itinere è in campagna elettorale permanente;

 

bersani facebook

 

 

Il PD vittima dei suoi leader occulti, che rassicurati della sicura vittoria elettorale dai partners europei, previo accordo con Monti, si sono visti penalizzati in campagna elettorale proprio dall’ammiccamento sempre più evidente a Monti (il peggiore governo della repubblica italica) e troppo tardi Bersani , leader dimezzato, si è accorto che stava per prendere una tramvata di dimensioni colossali e vinte le elezioni (tanto per dire) con una strambata delle sue ha rotto il morso delle redini, che lo avevano portato al precipizio, e ha cercato (troppo tardi) di arrivare al suo governo di minoranza, sicuro di trovare in Parlamento quei voti al Senato che gli servivano per la fiducia, con la proposta di cambiamento, in avvicinamento alle posizioni di Grillo; questa possibilità Napolitano la aveva osteggiata sin dall’inizio;

Beppe GrilloGrillo, vincitore al di là sei suoi stessi meriti, ha legato i suoi  grillini in Parlamento, e se stesso all’albero della nave, come Ulisse per resistere ai richiami della maga Circe, e attanagliato dalla sua stessa paura di non poter governare un  fenomeno, diventato troppo grande e troppo in fretta, si è annodato ai suoi no e ai suoi slogans, di cui si è innamorato, non ha voluto prendersi le sue responsabilità politiche (d’altronde come pretendere responsabilità da un comico, che ha messo in berlina il sistema politico italiano e basta…dietro di lui il nulla) e così per non mettere in evidenza i suoi limiti nel gioco della politica ha preferito non giocare, quando è iniziata la partita vera:quella delle scelte per rendere utili al cambiamento del paese i tanti elettori che gli hanno affidato il loro voto: un voto disperato, di protesta si, ma anche pregno di istanze per ritrovare una speranza di futuro. In politica certe opportunità non si presentano mai due volte e bisogna saper cogliere le occasioni. Grillo non ha voluto giocare ed ha perso.

E così abbiamo assistito ad una guerra di parole fra i tre nemici parenti, senza morti nè feriti: questo è quello che succede nelle moderne Fintocrazie e l’Italia politica continua ad essere sempre più lontana dalla vita reale del Paese. Napolitano chiama il Time Out mentre noi auspichiamo il Game Over.

Il gioco è finito, il pallone si è sgonfiato. Una volta, quando le famiglie erano allo stremo, raccoglievano quattro stracci ,li mettevano in valigia, e partivano alla ricerca di un posto migliore dove tentare di sopravvivere: oggi anche questo è proibito, persino la speranza è perduta.

Meno male che c’è Papa Francesco.

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