PA, la ricetta del governo.

Non esuberi, ma pensioni anticipate nella PA e una «sana mobilità obbligatoria»: è la ricetta del Governo annunciata oggi.

madia ministro 2 pa

Non esuberi ma prepensionamenti. E una sana mobilità obbligatoria. E’ questa la formula che vorrebbe adottare il ministro per la Pubblica amministrazione Marianna Madia, per attuare una sorta di ricambio generazionale tra gli statali. «E’ una terminologia assolutamente sbagliata e distorta anche rispetto allo stesso piano di Cottarelli, che invece ha fatto un lavoro importante e strategico per l’Italia, e lo voglio ringraziare». Questo quanto affermato dal ministro, a margine del convegno ‘I manager pubblici che vogliamo’, a proposito degli 85mila esuberi nella P.a. di cui si è parlato nella spending review. «L’idea sarà quella di provare ad avere delle uscite anche con dei prepensionamenti – ha continuato Madia – ma, tutto questo, per reimmettere energie nella P.a. quindi aiutare i giovani a entrarvi». Io «penso ad una sana mobilità obbligatoria, laddove il rispetto è quello del diritto del lavoratore, laddove non ci siano degli ostacoli burocratici».

aula parlamentoImprevisti per la riforma delle Province

La pregiudiziale di costituzionalità presentata dal M5S contro il ddl Delrio taglia-province viene respinta con soli 4 voti di scarto: i “si'” sono stati 112, i “no” 115 e una sola astensione (al Senato vale voto contrario). Davvero un “soffio” anche se si pensa che la maggioranza che diede fiducia al governo Renzi fu di 169 senatori.

renzi 1E dopo il G7, Renzi al lavoro

Il presidente del Consiglio è tornato in Italia dopo la partecipazione al vertice in Olanda: «Sono a Roma per lavorare sui nostri dossier: province, senato, titolo V, CNEL, scuole, patto di stabilità». Cuperlo: «Dobbiamo sostenere il governo con lealtà e autonomia». E sul Pd del futuro dice: «Abbiamo lanciato l’idea di una convenzione il 12 aprile»

visco bankitaliaBankitalia: «Uscita da crisi non solo con politica monetaria»

«L’uscita dalla crisi nell’area dell’euro non potrà derivare da azioni isolate di singole autorità di politica economica». Così il Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco che sottolinea: «La politica monetaria non potrà da sola garantire la stabilità finanziaria dell’area se non saranno risolti, a livello nazionale così come a livello europeo, i problemi all’origine della crisi dei debiti sovrani». Visco aggiunge poi che «la fragilità delle finanze pubbliche di alcuni paesi è il risultato di politiche di bilancio a lungo imprudenti, di una colpevole sottovalutazione delle conseguenze di ampie, protratte perdite di competitività. La politica di bilancio – spiega – deve garantire la sostenibilità del debito, il pieno accesso al mercato. Le regole concordate in sede europea sono il mezzo, non il fine».

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