Nel centrodestra tutti contro tutti. Solo faide e regolamenti di conti.

Solo faide all’ interno del centro destra; niente programmi niente proposte.

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L’aspetto più concreto della discussione in atto nel centrodestra riguarda le alleanze per le regionali, e cioè il tentativo ecumenico di Silvio Berlusconi che vuole andare con Salvini in Veneto e coi centristi di Angelino Alfano in Campania; peccato che i due pretendano l’esclusiva del rapporto e respingano la triangolazione (modello primavera-estate ’94)

Salvini reputa Alfano un «poveraccio» e Alfano reputa Salvini un «maniaco». Intanto, però, non è chiaro chi sarà il candidato leghista, cioè Luca Zaia successore di sé stesso o il sindaco di Verona, Flavio Tosi, che considera arrivato il suo momento.

Salvini minaccia Tosi di espulsione ed è inutile cercare il punto nel quale la visione politica fa attrito: è soltanto una sfida sul ruolo che i contendenti intendono ricoprire.

BERLUSCONI-FITTOLo scontro Salvini-Tosi in fondo non è diverso da quello fra Berlusconi e Fitto, con partecipazione di Renato Brunetta: gli ultimi due da sempre contrari al patto del Nazareno per un anno nel cuore del Principale; e ora che nel cuore non è più, Brunetta è diventato il comandante in capo e Fitto il traditore sommo. Brunetta criticava senza discutere, a differenza di Fitto, la gerarchia e il metodo di selezione nel partito: la differenza è tutta qui.

Proposte? Iniziative? Niente. Sullo stesso sito di Forza Italia troneggia ancora il tabellone di «nove anni di governo», che è  perfetta come lapide sulla collaborazione con Renzi, da cui Berlusconi s’è ritirato offeso dallo sgarbo nell’elezione del presidente della Repubblica: anche qui il progetto  se c’è non si vede, sovrastato dall’elementare tattica quotidiana e dalle rancorose relazioni, che poi sono l’unico segno di vita nel partito: cioè la faida.

Con questi lustri di luna in fase calante non si intravede uno straccio di progetto politico per rilanciare un centro destra moderno e al passo coi tempi; indaffarati ognuno per la propria parte a risolvere le proprie faide interne, non trova spazio una idea di centrodestra, che possa riempire uno spazio politico, che così facendo sarà a disposizione di Renzi, per la realizzazione del suo partito unico della nazione, per mancanza di avversari.

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