Napolitano: nuova e rapida via crucis per il governo.

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Il Pdl insiste con le larghe intese. La Lega: no ad un governo tecnico

Pdl e Lega sono disponibili a un governo di coalizione, di larghe intese ma non fatto di tecnici, ma di politici. Lo hanno dichiarato Silvio Berlusconi e Roberto Maroni dopo l’incontro con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel secondo round di colloqui al Colle per la formazione del governo in seguito alla fumata nera del pre-incarico a Pier Luigi Bersani.
Il Cavaliere ha anche ribadito l’apertura al segretario Pd e ha precisato che da parte del Pdl non c’è nessuna pretesa sul nome del post-Napolitano.”Siamo disponibili a un governo di coalizione con Pdl, Pd, Lega, Scelta civica – ha spiegato Berlusconi – siccome delle tre forze uscite dal voto ciascuna con un terzo di elettori, una si è messa all’opposizione, è nell’interesse del paese che le altre due diano vita a un governo”. “Confermo che la posizione della Lega è di essere disponibili a un governo di coalizione che però sia politico e non tecnico”, ha aggiunto il leader del Carroccio Maroni. “Siamo stati contro il governo Monti – ha aggiunto – figuratevi se adesso accettiamo un altro governo tecnico, meglio le elezioni. Vogliamo un governo che dia risposte al paese e per fare questo deve essere un governo politico. È la condizione che abbiamo esposto al presidente”.

“Siamo disponibili a che il Pd avanzi una sua candidatura. Ci va bene Bersani come anche altre possibili candidature”, ha spiegato il Cavaliere che poi sull’elezione del nuovo capo di stato ha detto: “Voglio sgomberare il campo da alcuni retroscena: non c’è stata alcuna discussione nè posizione da parte nostra sul Quirinale. Sta nella logica delle cose che, se si fa un governo di coalizione insieme, insieme si debba discutere su chi sia il migliore presidente della Repubblica”.

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