Giorgio Napolitano si è dimesso … finalmente

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Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato oggi le dimissioni a meno di due anni dalla sua rielezione aprendo la strada alla delicata fase politica della sua successione.

Lo si legge in una nota del Quirinale.

Napolitano, 90 anni a giugno, aveva già annunciato che avrebbe lasciato l’incarico in anticipo, a conclusione del semestre italiano di presidenza dell’Unione europea conclusosi ieri.

“Napolitano ha firmato questa mattina, alle ore 10,35, l’atto di dimissioni dalla carica. Il segretario generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra, sta provvedendo a darne ufficiale comunicazione ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati e al Presidente del Consiglio dei Ministri”, dice la nota del Quirinale.

La scelta del successore metterà alla prova la leadership del presidente del Consiglio e segretario del Partito democratico Matteo Renzi. Il topolino, autore della carica dei 101 che ha affossato Prodi e impallinato Bersani, dimessosi da segretario del partito, si è aperto il varco utile alla scalata al PD con l’aiutino del suo mentore Silvio e con un colpo solo ha fatto fuori Letta, giungendo in rapida sequenza il vertice del potere in Italia. Riuscirà adesso Renzino a far eleggere il proprio candidato di comodo per il Colle che vada bene a lui e al suo compagno di merende?.

Entro 15 giorni, il presidente della Camera Laura Boldrini dovrà convocare il Parlamento in seduta congiunta integrato da 58 rappresentanti delle Regioni per l’elezione del successore.

Nelle prime tre votazioni servono i due terzi dei 1.009 elettori mentre dalla quarta servirà la maggioranza assoluta di 505 voti.

Il Partito democratico può contare su circa 450 grandi elettori.

 

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