Elezioni: Ultime dalla guerra delle parole…la paura fa 90

Beppe GrilloOggi a 10  gg. dal voto facciamo il punto sulla campagna elettorale  facendovi conoscere attraverso le stesse parole di alcuni dei protagonisti, che fra perifrasi e paradossi, non sanno più come affrontare la marea montante di Grillo e fra lo stordimento e il preludio mortis non sanno come affrontare il trapasso. LA PAURA FA 90 in questo momento  e ci si comincia a profilare uno scenario di
instabilità   politica senza precedenti. Anche lo stesso Grillo comincia ad avere paura del suo stesso fenomeno che ha creato, comincia a capire che il compito diventa gravoso e pericoloso, e nel suo ultimo discorso ha lasciato trasparire questo suo disagio: la gente comincia a volere delle risposte da lui, che comincia col dire che non ha  la bacchetta magica e non potrà dare  risposte a tutte le istanze, che gli arrivano sotto i palchi delle sue manifestazioni. Stanno venendo a galla tutte le carenze della sua proposta politica. Finchè si è trattato di fare emergere il bubbone della malattia politica italiana, Grillo è stato bravo, ma ora si avvicina il momento della verità: i fatti, le proposte, le soluzioni sono di là da venire e il buio fa paura a tutti.

Gianfranco Fini

Non è mai successo che un termometro abbia curato la malattia “Il Movimento 5 stelle di Grillo è un fenomeno che va rispettato, è un termometro che misura una febbre alta, ma non esiste termometro che abbia mai curato una malattia”. Lo ha detto il leader di Fli, Gianfranco Fini, a Bari. E per quanto riguarda il malaffare aggiunge:” C’è enorme livello di malaffare, occorre agire con la massima forza”; “Difficile dire se ci troviamo di fronte ad una nuova Tangentopoli come dice qualcuno; quello che e’ certo che c’è un livello di corruzione e di malaffare enorme e al di là della definizione occorre agire con la massima forza”. Questo Fini a Bari per incontri elettorali.

Senato - Voto di fiducia Governo MontiMario Monti, accusato di avere affossato il Paese taccia di cialtroneria Berlusconi e afferma durante la trasmissione Agora su Rai3 : “Mi sento più ferito quando sento certi cialtroni che dicono che hanno lasciato in ordine l’Italia mentre io l’avrei affossata che non più orgoglioso per gli apprezzamenti di Obama”..mi offrirono Colle e P.Chigi “. Ma il Professore non ha rivelato chi pero’ gli fece l’offerta. A Mario Monti fu offerto il Quirinale ”oppure una posizione di quasi vertice o di vertice nel governo” se non si fosse candidato alle politiche”. E sulle prossime alleanze? Vedremo con chi. Hanno le stesse possibilità ma non ci deve essere Berlusconi. “Ci sono ”le stesse possibilita”’ che Scelta civica faccia un’alleanza post-elettorale con il centrosinistra o con il centrodestra, purche’ senza Berlusconi”.

Pier Luigi Bersani 01

Bersani, da destra catastrofe morale. Serve governo da battaglia per governare ma anche ricostruire. ”Questi lunghi anni della destra ci hanno consegnato una situazione che assomiglia un po’ a una catastrofe: economica, morale, etica”. Lo ha detto il leader del Pd Pier Luigi Bersani a Repubblica tv. ”C’e’ – ha aggiunto – un disamore radicale in giro per il Paese e quindi immagino ci voglia un governo da combattimento perche’ bisogna che governi ma anche ricostruisca”.

 

Monti? Se serve sintesi tocca me. Avanti su 4-5 provvedimenti, li’ si capisce chi si tira indietro. Se dovesse esserci la necessita’ di un dialogo con Monti, anche di fronte a Vendola, ”li’ ci penso io” perche’ ‘‘le primarie hanno deciso chi dirige il traffico’‘. Lo ha detto il leader del Pd, Pier Luigi Bersani a Repubblica Tv. La sua intenzione, ha comunque evidenziato, e’, piuttosto che stare a ”mediare nelle segrete stanze” quella di ”tirar dritto con quattro, cinque provvedimenti, e li’ si capira’ chi si tira indietro”.

Mia foto di gruppo e’con Vendola. Alleanza reggera’ piu’ delle altre, stucchevoli attacchi a Sel.La ”foto di gruppo” del Pd e’ quella con Vendola, Nencini e Tabacci e ”reggera’ piu’ la nostra di coalizione delle altre se non altro perche’ e’ fatta in un bagno di popolo” con le primarie. Il leader dei democratici Pier Luigi Bersani difende cosi’ l’alleanza di centrosinistra anche di fronte agli attacchi al leader di Sel del premier Mario Monti. Attacchi, che Bersani definisce ”stucchevoli con tutti problemi che ci sono in giro”.

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi :”Siamo in testa e vinceremo. Quindi non ci sara’ bisogno di alcuna grande coalizione”.

Come si può vedere dalle loro stesse parole siamo agli stracci in faccia e alle pansanate più grosse.

Il risultato sarà ” Tutti insieme appassionatamente”. Si discute soltanto di malattia e di come sopravvivere al comando di una barca che fa acqua da tutte le parti, ma di cura non se ne parla. L’unico problema è come frenare Grillo, che pone i problemi. Ma Grillo ha paura .Il Re è nudo e non sa proprio come vestirlo.

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