Elezioni: La quiete prima della tempesta

elezioni 2013

Oggi Silenzio. Ieri Arrendetevi con le mani in alto, siete circondati.

Domani 24 e dopodomani 25 al voto più di 50 milioni di italiani (compreso estero) per la camera mentre saranno 46 milioni gli elettori per il Senato, mentre sono 12 milioni quelli che voteranno anche per le Regionali di Lombardia, Lazio e Molise.

Oggi ,alla vigilia del voto, un silenzio irreale avvolge l’Italia. Dopo una campagna elettorale, caotica, confusa, in cui si è parlato di tutto e di nulla; dove gli insulti, gli sproloqui hanno preso il sopravvento sugli argomenti, che dovevano chiarirci come orientare il nostro voto e quindi avvicinarci al voto con cognizione di causa, di portarci alle urne per un voto responsabile. Invece no. Chi nelle piazze, chi nei teatri, chi nel chiuso di studi televisivi ognuno ha fatto il proprio monologo solitario ,senza confrontarsi mai con gli altri concorrenti alla guida del Paese.

Beppe Grillo 2013Siamo messi male: senza confronto, senza scontri diretti le idee degli elettori sono più confuse di prima che la campagna elettorale iniziasse. Non siamo sicuri che 24 ore siano sufficienti a far chiarezza  nel caos mentale in cui i nostri protagonisti fra perifrasi e paradossi, ci hanno condotto : non sanno più come affrontare la marea montante di Grillo e fra lo stordimento e il preludio mortis non sanno come sarà il trapasso.

LA PAURA FA 90 in questo momento  e si comincia a profilare uno scenario di instabilità  politica senza precedenti. Anche lo stesso Grillo comincia ad avere paura del suo stesso fenomeno che ha creato; comincia a capire che il compito diventa gravoso e pericoloso, e nel suo ultimo discorso ha lasciato trasparire questo suo disagio: la gente comincia a volere delle risposte da lui, che comincia col dire che non ha  la bacchetta magica e non potrà dare  risposte a tutte le istanze, che gli arrivano sotto i palchi delle sue manifestazioni. Stanno venendo a galla tutte le carenze della sua proposta politica. Finchè si è trattato di fare emergere il bubbone della malattia politica italiana, Grillo è stato bravo, ma ora si avvicina il momento della verità: i fatti, le proposte, le soluzioni sono di là da venire e il buio fa paura a tutti. Ed è inutile dire che è un miracolo ( è un disastro caro Grillo), che siamo diventati una comunità (quando mai siamo stati un popolo); e ancora più demagogico gridare “arrendetevi, siete circondati…uscite con le mani alzate”; mi sembra il grido spaventoso e spaventato di un ladro, che entra in banca a fare la rapina del secolo. Si un vero e proprio ladro delle residue speranze degli italiani che stanno male, dei pensionati da fame, dei disoccupati, dei precari, dei commercianti falliti, delle piccole aziende che chiudono, dei giovani senza futuro : spero che Grillo abbia le risposte (non ne ho sentita una di proposte serie per il dopo tsunami), non vorrei che rimanesse sotto le macerie che lui stesso ha provocato.

Pier Luigi Bersani 01In Italia comunque il voto non sarà omogeneo.I più pessimisti prevedono una grossa fetta di astensionismo dal voto, anche in funzione meteorologica, che potrebbe comunque essere compensata dalla concomitanza di elezioni regionali in Lombardia, Lazio e Molise. La partita si gioca molto di più al Senato, dove risiede la sorte della futura maggioranza, che sembrerebbe essere appannaggio alla Camera della coalizione di centro sinistra, che gode dei favori più che altro per la serietà della proposta politica, anche se mediaticamente Bersani non si è dimostrato all’altezza di far passare un messaggio politico chiaramente di centro sinistra, con i famosi ammiccamenti a Monti, che per altro ha provocato nel PD cali di consensi.

 Monti

Lo stesso Monti , che avrebbe fatto meglio  a  non salire in politica, si avvia ad un flop per la rigidità della sua posizione politica, resa ancora più precaria dalle scelte governative prese qualche mese fà nei confronti dei cittadini più deboli, salvaguardando i privilegi della casta, rischia di trascinare verso la scomparsa dalla scena politica due dinosauri come Casini e Fini, larve ormai di se stessi.

Silvio Berlusconi

Berlusconi disperato nella affannosa rincorsa ad un recupero impossibile le ha tentate tutte per uscirne fuori con un pareggio condizionante le intese future in cui rischia di dover ricorrere per salvare qualcosa. Un ventennio di Governo in prima persona e l’aver approvato tutto ciò che Monti ha portato in Parlamento nell’ultimo anno, non si dimenticano così presto: si avrà recuperato qualcosa e più che in corsia di sorpasso lo vediamo in corsia di emergenza…con 5 stelle lampeggianti in attesa di soccorsi, che non arriveranno, in compenso risparmierà il rimborso dell’IMU, che si è impegnato addirittura a ridare agli Italiani in contanti e di tasca propria. Troppo tardi: alla fine pagherà il suo prezzo per averci ridotto in mutande.

Giannino si è fatto male da solo, comunque la sua proposta aveva una qualche validità, anche in funzione antiberlusconiana, specialmente in Lombardia.

Antonio Ingroia

Il  Magistrato Ingroia con Rivoluzione civile, sperava in una sterzata di Bersani che non c’è stata: tranne il timido accordo di desistenza ,che Violante ha richiesto per il Senato, ha trovato un secco no da parte di Ingroia e questo potrebbe creare qualche problema allo stesso PD.

In ogni caso pensiamo che Ingroia con il suo programma all’insegna della legalità e dell’attenzione a pensionati, esodati e lavoratori precari, potrà contare su molti consensi fra la società civile legalitaria e tartassati: la sua posizione netta e contraria verso il Monti tassatore e affamatore di popolo, siamo certi che lo porterà in Parlamento alla camera; per il Senato la vedo più problematica.

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